Nella Giornata Mondiale del Libro e del Diritto d’Autore e nel 143esimo anniversario della sua fondazione, la Siae lancia la campagna di comunicazione CopyOrRight, per sensibilizzare i decisori politici impegnati nel DDL sull’Intelligenza Artificiale. È giusto che l’Intelligenza Artificiale generativa da grande risorsa si trasformi in sottrazione del Diritto d’Autore, fino a minare il ruolo della creatività umana? La CISAC (Confederazione Internazionale delle Società di Autori e Compositori), si legge in una nota, ha stimato nei prossimi cinque anni una perdita di 22 miliardi di euro per gli autori di musica e audiovisivo. L’ultimo fenomeno della “ghiblizzazione” delle foto ci ha mostrato quanto il confine tra l’ispirazione e la copia da parte della IA, già oggi, sia molto confuso e privo di regole. Gli autori italiani hanno già percepito questo rischio e ce lo hanno trasmesso negli scorsi mesi attraverso una survey, in cui hanno manifestato preoccupazione per gli effetti della IA sul loro lavoro e chiesto a gran voce che la SIAE collabori attivamente con lo Stato per proteggere il diritto d’autore. Proprio in queste settimane, dopo un primo ok del Senato a marzo, la Camera dei deputati sta affrontando un Disegno di Legge, proposto nel 2024 dal Governo, che potrà porre dei decisivi paletti normativi ai grandi player tecnologici che hanno in mano i motori della IA. “La SIAE ha chiesto e continua a chiedere di inserire nella futura Legge la chiara possibilità per i suoi autori di impedire, preventivamente, a terzi di sfruttare i propri contenuti creativi per addestrare le macchine, e una maggiore trasparenza su come questa IA è stata e sarà addestrata. Senza un deciso cambio di direzione, si rischia che la Legge equipari, in tutto e per tutto, un’opera prodotta dalla IA ad un’altra, frutto della creatività umana.Nel 143esimo anniversario della sua fondazione e nella Giornata Mondiale del Libro e del Diritto d’Autore, la SIAE lancia un grido d’allarme e una campagna di comunicazione affinché i decisori politici intervengano per salvaguardare il diritto d’autore, pilastro fondamentale della nostra industria culturale. “Non possiamo accettare – dice Salvatore Nastasi, Presidente della SIAE – che la creatività umana venga messa all’angolo da tecnologie che, senza regole, si nutrono del lavoro dei nostri autori. Dietro ogni canzone, ogni film, ogni opera c’è una persona, un’emozione e un’intelligenza umana. La creatività non è un algoritmo, è un atto unico e irripetibile che va tutelato con decisione. L’Intelligenza Artificiale non può e non deve cancellare tutto questo. Gli autori hanno diritto a essere rispettati, ascoltati e protetti. La SIAE, da sempre, è al loro fianco, e chiede con forza che il legislatore intervenga prima che sia troppo tardi: è in ballo il futuro della cultura italiana”.
(AGI)