Type to search

Hiv: “Mappate”informazioni infezioni sistema nervoso centrale

Share

Una nuova “mappa” sulle malattie infettive mortali che attaccano il sistema nervoso centrale (SNC) in persone con HIV in Africa, potrebbe fornire indicazioni preziose anche per la diagnosi e la prevenzione. Lo attesta uno studio della George’s University of London condotto in collaborazione con il National Institute of Medical Research in Tanzania, l’Hôpital Central di Yaoundé in Camerun, il Lighthouse Trust in Malawi, la London School of Hygiene & Tropical Medicine e l’Institut Pasteur di Parigi, pubblicato su The Lancet Global Health, orientato a ridurre il numero di decessi causati dall’HIV che in Africa si aggirano ogni anno intorno a 630 mila casi di cui circa un terzo legate a infezioni batteriche, fungine e parassitarie che attaccano il SNC. Tra queste la meningite criptococcica, dovuta a un’infezione fungina delle meningi che ricoprono il cervello, a lungo considerata la principale causa a livello globale, ma questo nuovo sembra suggerire per la prima volta potenziali differenze regionali. I ricercatori hanno studiato 356 persone affette da HIV con sospette infezioni del SNC in cinque ospedali pubblici in Malawi, Tanzania e Camerun, nell’ambito del progetto “DREAMM” finalizzato a valutare l’impatto del rinnovamento delle strutture cliniche e di laboratorio in termini di diagnosi più rapide e di trattamento personalizzato al momento del ricovero ma anche di opportunità di formazione per gli operatori sanitari e i tecnici di laboratorio. Questo approccio ha permesso di diagnosticare con precisione il 75% delle infezioni del SNC, 269 casi sui 356 partecipanti allo studio), e di analizzare quattro delle principali cause di infezione del SNC correlata all’HIV: meningite criptococcica, meningite tubercolare, meningite batterica e toxoplasmosi cerebrale. Dallo studio è emerso che la meningite criptococcica è in generale la causa principale di infezione del SNC, responsabile del 55% di tutte le infezioni, più comune in Tanzania (60% delle infezioni) e Malawi (53%). Diversamente la toxoplasmosi cerebrale, un’infezione parassitaria del cervello, è risultata la causa principale di infezione del SNC in Camerun (43%), nonostante non sia prevalente negli altri paesi. Tra le seconde causa più comune di infezione si includono la tubercolosi in Tanzania (29%), la meningite batterica in Malawi (19%) e la meningite criptococcica in Camerun (40%). “I nostri dati offrono preziosi informazioni per la diagnosi e a cura, perché se queste infezioni del SNC, come la toxoplasmosi cerebrale, non vengono rilevate e trattate in tempo, continueremo a registrare un importante numero di decessi invece evitabili” ha dichiarato la dottoressa Angela Loyse, responsabile dello studio e professoressa associata di malattie infettive presso la City St George’s, University of London. “Abbiamo bisogno di più dati per mappare completamente le cause delle infezioni del SNC, così da porre fine ai decessi correlati all’HIV e raggiungere gli obiettivi di sviluppo sostenibile”. Lo studio DREAMM avrebbe infatti dimostrato che il rafforzamento delle cure di routine negli ospedali pubblici africani sia in grado di dimezzare i decessi per meningite legata all’HIV, pertanto la speranza è di poter combinare questi dati con altre evidenze per strutturare pacchetti di diagnosi e cure per contrastare gli alti tassi di mortalità causati da queste malattie. (AGI)