I futures europei sul gas naturale sono stati scambiati sotto quota 50 euro per megawattora a 49,8 euro (+1,10%), poiché i cargo di gas naturale liquefatto (Gnl) sono stati dirottati verso l’Europa, dopo l’interruzione dei flussi di gas russo attraverso l’Ucraina. I dati di Icis hanno mostrato che almeno sette carichi di Gnl statunitensi, inizialmente diretti in Asia, hanno cambiato rotta verso i porti europei, con alcuni che hanno fatto inversioni drastiche. Lo stoccaggio di gas in Europa si sta esaurendo rapidamente, ora è pieno al 59%, il 15% in meno rispetto all’anno scorso. Inoltre, il clima più freddo e la scadenza dell’accordo di transito dell’Ucraina stanno spingendo i prezzi al rialzo. I trader che dirottano il GNL in Europa possono guadagnare fino a 5,3 milioni di dollari in più per carico rispetto all’Asia, dove la domanda e i prezzi rimangono bassi. L’Agenzia internazionale per l’energia ha avvertito che, sebbene non vi sia alcun rischio immediato per l’approvvigionamento di gas dell’Ue, i flussi russi ridotti potrebbero richiedere all’Europa di fare molto affidamento sul Gnl, restringendo i mercati globali nel 2025 e facendo aumentare i costi di rifornimento estivo. (AGI)