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G7: Rubio, no a linguaggio duro con Russia a riunione Canada

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Il segretario di Stato americano, Marco Rubio, ha avvertito che si opporrà a un linguaggio duro nei confronti della Russia nel comunicato finale della riunione dei ministri degli Esteri del G7 a Charlevoix, in Quebec. “Non possiamo sottoscrivere alcun comunicato che non sia coerente con la nostra linea di portare entrambe le parti al tavolo”, ha detto Rubio ai giornalisti mentre volava a Gedda, in Arabia Saudita, per i colloqui con l’Ucraina.
La scelta è non è di “schierarsi dalla parte di qualcuno”, ha tenuto a chiarire, però “riteniamo che un linguaggio antagonistico a volte renda più difficile portare le parti al tavolo”, ha spiegato.
Rubio ha ammesso che gli altri membri del club – Gran Bretagna, Canada, Francia, Germania, Italia e Giappone – la pensano diversamente. Ma “siamo gli unici in questo momento nella posizione di rendere possibili colloqui come questo”, ha avvertito.
La ministeriale in Canada, da mercoledì e sabato, non sarà facile per Rubio dopo i duri contrasti tra il presidente Donald Trump e il premier uscente Justin Trudeau per la questione dazi. Il segretario di Stato ha spiegato che discuterà delle tensioni con la sua omologa canadese, Melanie Joly, ma che gli Stati Uniti e il Canada condividono ancora “molti interessi comuni”. Dunque, “è nostro obbligo cercare, per quanto possibile, di non permettere che tutto ciò su cui lavoriamo insieme sia influenzato negativamente dalle cose su cui non siamo d’accordo in questo momento”, ha sottolineato. (AGI)
SAB