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Fisco: Upb, in 20 anni non risolte inefficienze riscossione

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“I numerosi interventi normativi degli ultimi due decenni non hanno inciso in maniera significativa sulle inefficienze che caratterizzano la riscossione coattiva, con ricadute su dimensione e qualità del magazzino dei crediti affidati alla riscossione, oltre che sulle entrate delle Amministrazioni pubbliche”. Lo dichiara la consigliera dell’Ufficio parlamentare di bilancio Valeria De Bonis nella relazione presentata in audizione presso la Commissione Finanze e tesoro del Senato nell’ambito dell’indagine conoscitiva sulla gestione del magazzino fiscale da parte dell’ente della riscossione e sul disegno di legge che propone l’introduzione, tra le altre cose, della rottamazione quinquies.
“Ripetute e stratificate misure di definizione agevolata e annullamento dei debiti pregressi”, mette in rilievo De Bonis nell’audizione, “contribuiscono ad alimentare nei contribuenti aspettative di future agevolazioni e condoni, con ripercussioni negative sui versamenti per adeguamento spontaneo, sulla riscossione ordinaria e su quella coattiva ordinaria e, in generale, sul livello di tax compliance”.
Inoltre, “non vanno trascurati gli effetti che questi interventi hanno sull’equità complessiva del sistema fiscale”, aggiunge la consigliera dell’Upb. “Queste misure dovrebbero pertanto essere affiancate da un miglioramento dell’efficienza sia dei meccanismi di riscossione coattiva sia di stimolo all’adeguamento spontaneo in sede di versamento dei tributi”.
“Gli interventi degli ultimi anni, in parte riproposti con il ddl in esame, non hanno contribuito in maniera rilevante allo smaltimento dei crediti da riscuotere”, sottolinea De Bonis. (AGI)