“Rivendico con forza l’urgenza di istituire un Registro nazionale degli orfani di femminicidio: un Albo pubblico che raccolga tutte le segnalazioni, affinché questi bambini e ragazzi possano essere conosciuti, riconosciuti e tutelati”. Lo afferma Damiano Rizzi, psicoterapeuta dell’infanzia e adolescenza, Presidente di Soleterre, e autore del libro ‘La guerra a casa’. “È urgente intervenire subito.Oggi, purtroppo, un’altra bambina è diventata orfana di femminicidio – prosegue -. Si aggiunge ai circa 2.000 orfani speciali già presenti in Italia, di cui, drammaticamente non esiste una mappatura né una conoscenza reale. Nella maggior parte dei casi, non esiste un percorso psicoterapeutico specifico, né un sostegno economico dedicato, né tantomeno protocolli istituzionali per accompagnare questi minori nel dolore, nel trauma, nella difficile ricostruzione di una vita possibile.Come psicoterapeuta dell’età evolutiva, come Presidente di Fondazione Soleterre – un ente che si occupa di salute mentale in Italia e nel mondo – e come padre adottivo di un orfano di femminicidio che ha creato ‘Tiziana Vive'(una rete di enti, professionisti e cittadini impegnati nel sostegno agli orfani di femminicidio e nella promozione di una risposta sistemica a questo dramma che porta il nome di mia sorella uccisa dal marito a 36 anni, metto a disposizione la mia esperienza e quella dell’intera Fondazione per sostenere chi oggi si trova ad affrontare questo dramma.Esprimo la mia piena solidarietà alla famiglia coinvolta, sapendo quanto questa ferita sia profonda, solitaria, e troppo spesso abbandonata.Allo stesso tempo, rivendico con forza l’urgenza di istituire un Registro nazionale degli orfani di femminicidio: un Albo pubblico che raccolga tutte le segnalazioni, affinché questi bambini e ragazzi possano essere conosciuti, riconosciuti e tutelati.Il femminicidio è ormai un fenomeno quasi quotidiano e ogni giorno in più senza un sistema di protezione è una responsabilità collettiva che non possiamo più ignorare”. (AGI)
MAD