“Sapete che localmente la Cgil ha sospeso cautelativamente questa persona e sta chiedendo esplicitamente che la magistratura, tutti gli organi competenti, facciano tutte le indagini e facciano piena luce su quello che è avvenuto. Noi saremo rispettosi naturalmente di quello che avviene”. Lo ha detto Maurizio Landini, segretario della Cgil, parlando della falsa aggressione fascista denunciata da un sindacalista della Fillea Cgil a Genova, che oggi è indagato per simulazione di reato. “Mi pare però evidente, al di là di questo episodio, che non siamo in presenza di una situazione normale – aggiunge Landini -, perché se pensiamo alla manifestazione che c’è stata di CasaPound il 4 maggio, se pensiamo a quella che è in programma alla Spezia, se pensiamo a quello che ci sarà a Milano, e cioè un raduno europeo dell’estrema destra fondata su quelli che stanno teorizzando la pulizia etnica e stanno riportando in auge cose che il nostro la nostra Europa ha già pagato, è evidente che c’è il pericolo di un ritorno a logiche xenofobe, razziste, violente che riprendono ciò che è stato il fascismo e il nazismo. Non è un pericolo che uno denuncia per parlare di qualcosa che non c’è, è qualcosa che è molto concreto”.
Per il leader della Cgil, “non credo che la scelta del Presidente della Repubblica di venire a Genova il 25 aprile scorso sia stata un caso. E’ venuto nella città medaglia d’oro della Resistenza, l’unica in Italia che è stata capace di liberarsi con le proprie forze dal fascismo e dal nazismo: non è stata una scelta a caso. E aver ricordato che il voto e la partecipazione democratica sono il fondamento di qualsiasi libertà e di qualsiasi situazione democratica nel nostro paese, è un punto importante. Non è un caso che proprio il Presidente della Repubblica abbia invitato tutti a lavorare per superare l’astensionismo e per riportare la partecipazione al voto, che è il modo per cancellare idee autoritarie e che è il modo per cancellare l’idea della violenza nella politica”. Per questo Landini evidenzia che “è assolutamente necessario non abbassare la guardia ed è una ragione in più per andare a votare l’8 e il 9 giugno, perché la democrazia la si difende praticandola”. “A noi – ha poi detto Landini – lezioni di democrazia non ce le dà nessuno. Perché se la democrazia in questo Paese c’è, è grazie alle lotte delle lavoratrici e dei lavoratori. In una città come Genova, se abbiamo sconfitto i fascisti e anche le Brigate Rosse, è grazie al movimento operaio che ha pagato anche un prezzo. Quindi a noi di lezioni sulla democrazia non ce ne dà nessuno e soprattutto è bene che le manifestazioni dei fascisti, come dice la nostra Costituzione, debbono essere vietate. Finché non lo fanno, non stanno facendo il loro dovere. Se fanno finta di raccontare che in Italia o in Europa non c’è questo problema, – ha concluso – stanno semplicemente diventando complici del ritorno del fascismo che rischia di esserci”. (AGI)
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