Pubblicato: 17/09/2023 16:00 (AGI) – Roma, 17 set. – Ottima la partenza delle due Ferrari, con Sainz che si tiene stretta la prima posizione mentre Leclerc, l’unico che monta gomma soft al via, beffa Russell mettendosi subito all’inseguimento del compagno di scuderia. Nel frattempo Hamilton, partito quinto, sale al terzo posto ma dopo aver tagliato la chicane, quindi è costretto a restituire le posizioni ai due connazionali Russell e Norris. Le Red Bull invece restano imbottigliate nel traffico di metà gruppo: Verstappen in sei giri riesce a sorpassare tre macchine salendo in ottava posizione, Perez rimane tredicesimo. Il primo colpo di scena della gara arriva al 20° giro, quando Sargeant finisce a muro e forza l’entrata della Safety Car per permettere di ripulire il tracciato dai detriti. Si fermano tutti (tranne le Red Bull) per il primo pit stop, Sainz mantiene senza problemi la leadership, Leclerc invece è sfortunato e a causa del traffico in pit lane perde due posizioni a favore di Russell e Norris. Un errore dopo la ripartenza costa al monegasco della Ferrari anche un sorpasso di Hamilton, che lo costringe a scivolare in quinta piazza. Verstappen e Perez provano ad allungare lo stint con la gomma dura scelta in partenza, soprattutto con la speranza che possa entrare un’altra Safety Car, ma una volta arrivati a ridosso del 40° giro si fermano rientrando rispettivamente in 15° e 17° posizione. Tre giri più tardi si pianta l’Alpine di Ocon, ma stavolta la direzione gara opta per una Virtual Safety Car: la mossa a sorpresa la fa la Mercedes, che richiama entrambi i piloti per montare gomma media nuova. I due britannici devono ricostruire la propria gara, ma hanno troppo più grip e velocità rispetto a quelli davanti: entrambi inseguono Leclerc e gli mangiano più di 13 secondi in una manciata di giri, mettendosi a caccia di Norris e Sainz e arrivandogli attaccati per gli ultimi giri da fiato sospeso. Lo spagnolo della Ferrari a questo punto mette in atto una tattica straordinaria, perché rallenta quel tanto che basta per concedere a Norris DRS e permettergli di difendersi dagli attacchi delle due Mercedes, salvaguardando nel frattempo la sua leadership. Nell’ultimo giro Russell va a muro e getta alle ortiche il podio, regalando il terzo posto ad Hamilton. (AGI)
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