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Eni: annuncia varo scafo Nguya FLNG nel cantiere di Nantong

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In una nota, la società spiega che “la modernissima FLNG avrà una capacità di liquefazione di 2,4 milioni di tonnellate all’anno (MTPA) e si affiancherà all’attuale FLNG Tango, operativa da dicembre 2023 con una capacità di 0,6 MTPA, portando la capacità totale di liquefazione del progetto Congo LNG a 3 MTPA entro la fine del 2025. Alla cerimonia ha partecipato il Ministro degli Idrocarburi della Repubblica del Congo, Bruno Jean Richard Itoua”.
Nella lingua lingala del Congo, “Nguya” significa forza, energia e capacità di portare a termine i progetti in modo efficace, a testimonianza dei risultati ottenuti dalla società grazie alla partnership con la Repubblica del Congo.
Guido Brusco, Chief Operating Officer, Global Natural Resources di Eni, ha dichiarato: “Celebrare questo traguardo insieme ai nostri partner a è un’ulteriore testimonianza della solida collaborazione tra Eni e la Repubblica del Congo. Siamo stati i primi a credere nel valore del gas del Congo, in primo luogo per la produzione interna di energia e poi per l’esportazione”.”A oggi – ha proseguito Brusco – con il varo dello scafo Nguya FLNG, il progetto Congo LNG ha raggiunto l’impressionante traguardo di 40 milioni di ore lavorate senza infortuni. Questo risultato sottolinea i continui progressi del progetto nella valorizzazione delle risorse di gas del Congo, capitalizzando allo stesso tempo le opportunità locali e internazionali per creare ulteriore valore per i nostri stakeholder”.
Il varo dello scafo conferma le performance time-to-market della società. In particolare, le attività di completamento di Nguya FLNG sono già progredite all’80%, mentre le tempistiche complessive della Fase 2 – dall’aggiudicazione del contratto per la FLNG all’avvio – ammonteranno a meno di 3 anni, facendo leva sull’approccio fast-track di Eni che consente l’esecuzione delle attività di ingegneria, costruzione ed esecuzione contemporaneamente per sviluppare nuovi progetti in tempi rapidi. Nguya FLNG avrà un’impronta carbonica più contenuta grazie al proprio design, alla tecnologia e all’approccio zero-flaring, in linea con la strategia di decarbonizzazione di Eni. (AGI)