Il mercato italiano dell’elettronica ha chiuso il 2024 con 18,8 miliardi di euro di fatturato, in lieve flessione (-0,4%) rispetto all’anno precedente, ma con una crescita complessiva del +13,8% rispetto al 2019. Una conferma della solidità di un comparto centrale nei consumi delle famiglie e nelle scelte di investimento delle imprese. Tuttavia, proprio questa attrattività rende l’elettronica sempre più esposta a forme di concorrenza sleale, frodi digitali e opacità normativa. È quanto rileva Rapporto Optime 2025, settima edizione dell’analisi annuale dell’Osservatorio per la tutela del mercato dell’elettronica, presentato al Mimit, che denuncia con forza l’aggressiva espansione di piattaforme extra-UE come Temu, Shein e TikTok Shop, capaci di invadere il mercato europeo con milioni di prodotti al mese, spesso eludendo oneri di importazione, IVA e tutti gli obblighi di conformità (marcatura CE, manuali di istruzioni, etichettature energetiche). Una dinamica favorita dal regime “de minimis” che esenta da oneri di spedizione tutti i pacchi che entrano in Europa con un valore dichiarato inferiore ai 150 euro, si legge nel documento.
A rendere ancora più preoccupante il quadro, è la crescente diffusione di forme di social commerce informale, in cui profili privati vengono usati per vendite in nero, promozioni non tracciabili e offerte di prodotti non conformi, senza alcuna garanzia per i consumatori.Il Rapporto segnala anche l’esplosione di fenomeni come le “mystery box”, pacchi a sorpresa venduti online che introducono meccanismi di gamification del consumo, spesso assimilabili a vere e proprie dinamiche da gioco d’azzardo. Una tendenza che colpisce soprattutto i più giovani e che sfrutta logiche di impulso e curiosità per veicolare acquisti non trasparenti e potenzialmente dannosi. A ciò si aggiunge l’uso crescente dell’intelligenza artificiale per scopi fraudolenti, con deepfake, siti cloni, avatar fittizi e voci simulate che alimentano truffe sempre più sofisticate. Il settore è, inoltre, colpito da pratiche di evasione, come il mancato versamento degli eco-contributi Raee, la vendita di dispositivi senza certificazioni e l’installazione abusiva di apparecchiature che possono rappresentare un rischio per la sicurezza e l’ambiente.
Davide Rossi, presidente di Optime, ha commentato: “È stata una giornata straordinaria e importantissima per il nostro settore. Osservando la solidità delle imprese che lo animano (non solo italiane ed europee ma anche nate altri continenti che però hanno scelto i nostri territori per una seria e stabile presenza multinazionale), le competenze che in esse trovano la propria espressione, il ruolo ormai essenziale dei prodotti innovativi che arrivano alle persone tramite noi, ci si deve sentire assolutamente coinvolti in impegno motivazionale che va al di là della semplice diligenza manageriale o imprenditoriale”. Tutto questo, ha proseguito, “vale a maggior ragione se pensiamo a tutti gli ambiti in cui i prodotti elettronici e tecnologici sono divenuti strumenti insostituibili: casa, scuola, sanità, turismo, ma anche assistenza, socialità e inclusione.Ci conforta la vicinanza delle Istituzioni e il fatto di poter presentare il Rapporto Optime 2025 all’interno del Ministero delle Imprese e del Made in Italy, alla presenza del ministro, di numerosi parlamentari e autorità delle Forze dell’Ordine, è per noi il più grande stimolo a intensificare il nostro lavoro per garantire al Paese che il settore dell’Elettronica resterà un pilastro fondamentale per lo sviluppo dell’economia nazionale, e al tempo stesso della società. Le associazioni di categoria, gli enti, le istituzioni – italiane ed europee – devono parlarsi di più, fidarsi di più le une delle altre, per affrontare con le massime competenze e con gli adeguati poteri di intervento tutti i fenomeni assolutamente allarmanti che abbiamo illustrato nelle loro modalità esecutive e negli effetti dannosi che possono generare”.
Nel corso dell’evento è stata annunciata anche la nuova campagna di Optime “è ovvio … MA ANCORA CI CASCANO IN TANTI”, pensata per informare e sensibilizzare l’opinione pubblica sulle minacce che attraversano oggi il mondo dell’elettronica di consumo: dalle frodi ambientali ai rischi digitali, fino alle trappole nascoste del commercio social. (AGI)
GAV