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Eclissi di sole il 25 ottobre

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Gli antichi Babilonesi, attribuivano alle eclissi un significato negativo, le ritenevano come presagi di eventi infausti. Ritenevano, altresì, che le eclissi stesse fossero una manifestazione della rabbia degli dei.

Di Francesco Ferrara

Martedì 25 ottobre, alle 11:25, alla latitudine di Roma, sarà visibile un’eclissi parziale di sole in cui, il 27% circa, del diametro solare sarà coperto.

È opportuno, intanto, spendere qualche parola sull’etimologia del termine eclisse. Ancora una volta, come per tante altre parole, la provenienza è sempre la stessa: la lingua greca.

Il significato letterale del termine eclisse è “allontanarsi da” ovvero “nascondersi”.

Un’eclissi di sole si verifica quando il sole, la luna e la terra, in quest’ordine, sono allineate.

In altre parole, durante un’eclissi di sole, la luna si frappone fra il sole e la terra. Così, i raggi del sole sono fermati dalla presenza della luna, generando un cono d’ombra ed un cono di penombra. L’effetto, che si manifesta ad un osservatore sulla terra, è un oscuramento parziale o totale del disco solare.

Quella di martedì 25 ottobre sarà un’eclissi parziale, solo una porzione del sole sarà oscurata, mentre un’altra sarà visibile. Si vedrà pertanto uno spicchio della stella illuminato ed il resto oscurato.

Se l’eclissi fosse totale, allora l’intero astro sarebbe oscurato dalla luna che, ripetiamo, si frappone fra il sole e la terra.

La più antica eclissi documentata avvenne il 3 maggio del 1375 a.C. il cielo si oscurò ad Ugarit, antichissima città siriana controllata dai Babilonesi.

Gli antichi Babilonesi, attribuivano alle eclissi un significato negativo, le ritenevano come presagi di eventi infausti. Ritenevano, altresì, che le eclissi stesse fossero una manifestazione della rabbia degli dei.

Perché arrogarci il diritto di affermare con certezza che avessero torto?