La Svizzera non intende prendere alcuna contromisura ai dazi statunitensi, nonostante la mazzata del 31% su molti dei suoi prodotti “Un’escalation non è nell’interesse della Svizzera, ha dichiarato la presidente della Confederazione Karin Keller-Sutter in una conferenza stampa a Berna. Keller Sutter ha annunciato una sua missione a Washington con il ministro dell’Economia Guy Parmelin molto presto.
A fronte del suo surplus commerciale, la Svizzera sarà soggetta a dazi molto più alti del 20% imposto all’Unione Europea. Il settore farmaceutico, il principale esportatore della Svizzera, beneficerà di deroghe. Ma non quello delle apparecchiature mediche che per il 23% finiscono negli Stati Uniti, con grande preoccupazione dell’associazione degli imprenditori Swiss MedTech.
Timori vi sono anche per le grandi case di produzione di orologi. La Swissmem, che raggruppa la categoria, paventa “una massiccia riduzione” delle esportazioni verso gli Usa, che l’anno scorso sono ammontate a 10,1 miliardi di franchi svizzeri (10,5 miliardi di euro), il 15% del totale.
L’organizzazione degli industriali, Economiesuisse, ha invitato il governo ad “agire rapidamente” per trovare una soluzione a questi dazi doganali “dannosi e ingiustificati”.
La Svizzera è il sesto investitore straniero negli Stati Uniti e si colloca addirittura al primo posto in termini di ricerca e sviluppo. Le sue aziende generano “circa 400.000 posti di lavoro” con stipendi elevati, assicura Economiesuisse. Inoltre, “la Svizzera applica un’Iva molto bassa e non ha introdotto un meccanismo per compensare le emissioni di CO2 dei Paesi terzi”, aggiunge l’organizzazione dei datori di lavoro.
Nel 2024 le esportazioni svizzere verso gli Usa sono ammontate a 52,65 miliardi di franchi, pari al 18,6% del totale. Le importazioni dagli Stati Uniti sono ammontate a 14,13 miliardi di franchi, secondo le statistiche dell’Ufficio federale delle dogane.
Il 51% delle esportazioni svizzere va nell’Unione europea, ma gli Stati Uniti sono il suo primo mercato in termini di Paese dal 2021, quando dopo 70 anni detronizzarono la Germania. Tra il 2001 e il 2021 le esportazioni svizzere verso gli Stati Uniti sono triplicate, con tre quarti dell’aumento dovuto al settore chimico e farmaceutico. (AGI)
SAB