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Dazi: Gentiloni, da Trump atto di guerra, Ue risponda compatta

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Gli effetti per la guerra commerciale in atto si potrebbero stimare “in una perdita in termini di crescita di qualche decimale di punto” e visto che “noi avevamo già previsione di crescita per l’Eurozona attorno allo 0,8% e se perdi qualche decimale ti avvicini a una crescita zero, a una stagnazione”, questo “è purtroppo l’effetto di una decisione molto negativa come quella annunciata da Trump”. Lo ha detto, a margine del Forum Ambrosetti di Cernobbio, l’ex commissario Ue all’Economia, Paolo Gentiloni.
Al tempo stesso “la risposta non può moltiplicare le tensioni ai dazi, quindi ci vuole una roba abbastanza equilibrata in cui si risponde ma senza dare giustificazioni a chi vuole un’escalation. E questo penso sarà quello che farà Bruxelles”, ha aggiunto Gentiloni sconsigliando di fare come la Cina che ha imposto a sua volta dazi al 34%: “Penso che tutti sapevano che nel momento in cui il presidente degli Stati Uniti impone delle tariffe sproporzionate a un numero enorme di paesi e impone per esempio all’Unione Europea tariffe che sono 10 volte i dazi che noi abbiamo nei confronti dei prodotti americani, le reazioni sono inevitabili”, ha osservato Gentiloni per il quale “la reazione della Cina, ahimè, contribuirà, almeno nel breve termine, a questo clima di guerra commerciale che c’è nel mondo. Noi non dobbiamo farci influenzare, prendere esempio da altri attori economici globali, dobbiamo fare la nostra parte come europei che è la parte di una reazione inevitabile, ma proporzionata in modo che non si possa dire che sono stati gli europei ad avviare un’escalation: noi difendiamo la nostra economia e lo facciamo in modo equilibrato, calibrato perché non ci piace l’idea di andare a colpi di dazi per i prossimi mesi, sarebbe un danno per tutti ma anche per le nostre imprese”, ha concluso. (AGI)
DAN