comunicato stampa
Da giovedì a giovedì
Protagonisti:
Cosimo Coltraro, Evelyn Famà, Barbara Gallo, Mara Limoli, Emanuele Puglia, Giovanni Rizzuti
Autore di numerose commedie brillanti, Aldo De Benedetti sia nel teatro, sia nel cinema, privilegiò
sempre “il gioco dell’equivoco e dell’imprevisto colorito di grottesco”. E ne è di certo un simbolo la
commedia Da giovedì a giovedì nuova produzione di Associazione Città Teatro che, con
l’adattamento e la regia di Ezio Donato va in scena al Teatro Vitaliano Brancati di Catania da
mercoledì 12 marzo, ore 21 (repliche fino a domenica 16 marzo). Lo spettacolo, che vanta le
musiche di Matteo Musumeci e le scene e i costumi di Giovanna Giorgianni, vede in scena Cosimo
Coltraro nel ruolo di Stanislao Trombi, Evelyn Famà nei panni di Adriana, Barbara Gallo che
interpreta Letizia, Marta Limoli che è Adele, Emanuele Puglia nei panni di Paolo e Giovanni Rizzuti
in quelli di Tito Lami.
Scritta nel 1959, Da giovedì a giovedì andò in scena per la prima volta al Teatro Ridotto dell’Eliseo
di Roma nel 1961. Da allora è stata proposta più volte in teatro e al cinema da grandi interpreti
con molto successo per i contenuti sempre attuali: vita di coppia, infedeltà coniugale, psicologia
femminile e sua impossibile comprensione da parte di quella maschile; temi trattati con leggerezza
e ironia senza mai scadere in volgarità. «La trama – dice il regista –suggerisce numerose riflessioni
sulle relazioni affettive nell’ambito della famiglia, offrendo sottili spunti ironici e grottesche
situazioni divertenti. Gli amori presunti e i fantasiosi sospetti di una coppia in crisi sono qui
raccontati con la proverbiale ironia di Aldo De Benedetti. La nostra commedia è stata ambientata
negli anni Trenta, gli anni di maggiore successo del suo autore, ma anche dell’affermarsi della
rassicurante ideologia fascista, con le sue parole d’ordine: Dio, Patria e Famiglia. In contrappunto,
Da giovedì a giovedì restituisce con leggerezza l’atmosfera petit-bourgeois dei “finti sentimenti” di
un matrimonio solido solo in apparenza». «L’avvocato Paolo Guarnieri – continua Donato – , uomo
dedito al lavoro e avaro di attenzioni, si scuote solo quando sospetta un tradimento da parte della
moglie Adriana, giovane donna romantica che sospira all’idea di un amore travolgente. È tutto un
gioco di equivoci che dà vita a una serie di circostanze dai toni umoristici, in cui tutti i personaggi
sono funzionali all’azione scenica: dalla madre di Adriana, Letizia, donna eccentrica e amante del
gioco d’azzardo, all’investigatore privato di una fantomatica agenzia, assunto per pedinare la
moglie “da giovedì a giovedì”, per l’appunto. Il soggetto ripropone i motivi narrativi classici della
commedia novecentesca: il sospetto del tradimento e il fraintendimento che sfocia in litigio.
Eppure, insieme all’ironia non mancano spunti di riflessione sui tanti temi che troviamo tra le
righe: dal perbenismo, al vuoto che si nasconde dietro vite apparentemente perfette. Da Giovedì a
Giovedì sembra una commedia piuttosto innocua e brillante, ma nel profondo, attraverso il
recupero di un bonario e lieve pirandellismo, nasconde la crisi dei valori borghesi, l’ipocrisia del
matrimonio e la difficile comunicazione dei sentimenti tra uomo e donna».
Teatro Vitaliano Brancati: mercoledì 12 marzo 21; giovedì 13 marzo 17.30;
venerdì 14 marzo 17.30 ; sabato 15 marzo 17.30 e 21, domenica 16 marzo 17,30.