Nelle prime ore del mattino di oggiil sindaco di Bari, Vito Leccese, ha firmato un’ordinanza per la messa in sicurezza della palazzina al civico 16 di via Pinto, adiacente all’edificio crollato il 5 marzo scorso. Il provvedimento si è reso urgente e necessario dopo i sopralluoghi di ieri dei vigili del fuoco e dei tecnici del settore Immobili Comunali in tutti i fabbricati confinanti con la palazzina crollata di via Pinto 6, all’angolo con via De Amicis, prima di partire con i lavori di demolizione controllata della porzione residua del fabbricato che ha ceduto.
Il crollo della palazzina di via De Amicis, indicano gli accertamenti, ha fortemente compromesso la stabilità dell’edificio limitrofo. Con il provvedimento, si legge in una nota, si ordina ai soggetti proprietari delle unità immobiliari e agli aventi l’obbligo della vigilanza sul fabbricato di via Luigi Pinto 16: il permanere dell’inibizione all’accesso e all’utilizzo di tutte le unità immobiliari costituenti l’immobile già evacuato e inagibile, consentendo il solo accesso agli operatori, dotati delle necessarie cautele, all’esclusivo fine di installare le opere di presidio statico ritenute necessarie, successivamente alle operazioni di demolizione e messa in sicurezza del relitto di fabbricato oggetto di crollo, come autorizzate dalla Procura di Bari; di effettuare una scrupolosa verifica, a cura di tecnico competente abilitato all’esercizio della professione, delle condizioni statiche di tutti gli elementi strutturali dell’immobile, finalizzata alla messa in sicurezza definitiva del fabbricato; di comunicare l’inizio effettivo delle attività di cui ai punti precedenti, entro sette giorni successivi al completamento delle operazioni di demolizione e messa in sicurezza del relitto di fabbricato di via Pinto 6; di depositare al Comune idonea documentazione attestante l’esecuzione degli interventi entro trenta giorni successivi al completamento delle operazioni di demolizione e messa in sicurezza del relitto di fabbricato di via Pinto 6, con Certificazione di Insussistenza di Pericolo per la Pubblica Incolumità redatta da tecnico professionista.
“Il Comune di riserva di consentire l’agibilità delle unità immobiliari inibite solo dopo l’avvenuto adempimento degli obblighi previsti dall’ordinanza. In caso d’inottemperanza o ingiustificato ritardo nel dare esecuzione a quanto disposto dall’ordinanza, si procederà in via sostitutiva e in danno dei soggetti obbligati. Il provvedimento non costituisce titolo autorizzativo per l’esecuzione di opere di ripristino e consolidamento, per le quali dovranno essere osservate le relative procedure autorizzative vigenti”, recita la nota. (AGI).