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Coni: sfida ultimo voto per il presidente, bagarre per la giunta

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E così, è giunto il momento dei saluti dopo 12 anni per Giovanni Malagò, e di dare il benvenuto al nuovo presidente dello sport italiano. Chi sarà? Difficile dirlo. Due i favoriti, Luciano Buonfiglio e Luca Pancalli: per alcuni sarebbe leggermente in vantaggio il primo, per altri il secondo che arriva da 25 anni alla guida del mondo paralimpico italiano. Si dice anche che “tra i due litiganti il terzo potrebbe godere”, e il terzo è Franco Carraro, nome conosciuto dalla politica sportiva in ogni angolo del mondo. Ci sono altri cinque candidati, forse domani mattina arriverà il sesto (nove in totale): Duccio Bartalucci, Mauro Checcoli, Pierluigi Giancamilli, Carlo Iannelli, Giuseppe Macchiarola e, forse, anche Ettore Thermes.
Malagò diventato presidente del Coni il 19 febbraio del 2013 vincendo a sorpresa su Raffaele ‘Lello’ Pagnozzi, all’’Election day’ di domani al Centro di preparazione olimpica ‘Giulio Onesti’ all’Acqua Acetosa ci sarà perché membro del Comitato olimpico internazionale. Voterà un po’ col magone perché si aspettava una proroga fino a dopo i Giochi olimpici di Milano Cortina del prossimo anno dove, comunque, è presidente della Fondazione. Malagò in questi dodici anni ha vinto tantissimo, si è visto assegnare due edizioni dei Giochi olimpici, Milano Cortina 2026 ma anche Dolomiti Valtellina per i giovani del 2028, sognava i Giochi estivi di Roma 2024, si è confrontato con otto governi e sette primi ministri. Il 309esimo Consiglio nazionale del Coni – convocazione alle ore 10 – voterà anche per la nuova Giunta nazionale. Cambieranno anche i vicepresidenti, la vicaria Silvia Salis è già sindaco di Genova, Claudia Giordani sarà la prima donna della storia a presiedere domani l’assemblea elettiva. I grandi elettori sono 81 (c’è in extremis anche l’Aero Club) e per essere eletti al primo turno servono almeno 41 voti. Nei turni successivi le ‘sante’ alleanze diventerebbero determinanti. Bagarre per entrare in Giunta dove erano partiti in 36 ma ora sono in 28: i posti sono 13 e nella misura non inferiore a quattro devono essere di genere diverso.
Per rappresentare le federazioni sportive nazionali e discipline associate in giunta (7 posti di cui al massimo 5 per presidenti federali) sono candidati Diana Bianchedi, Tania Cagnotto, Angelo Cito (presidente taekwondo), Giovanni Copioli (motociclismo), Cordiano Dagnoni (ciclismo), Luca Antonio M. Di Mauro, Marco Di Paola (sport equestri), Francesco Ettorre (vela), Laura Lunetta (danza sportiva), Andrea Mancino (biliardo e bowling), Giuseppe Manfredi (pallavolo), Stefano Mei (atletica), Francesco Montini, Claudio Ponzani (sci nautico e wakeboard), Flavio Roda (sport invernali), Giulia Soresina e Paolo Vaccari.
Per la rappresentanza degli atleti (2 posti, con equa rappresentanza di genere), Elena Micheli (pentathlon moderno), Giampaolo Ricci (pallacanestro), Valentina Rodini (canottaggio), per i tecnici (un posto), Tathiana Garbin (tennis) ed Elisabet Spina (calcio), per gli Enti di promozione sportiva (un posto), Juri Morico (Opes) e Salvatore Bartolo Spinella (Csain), per la rappresentanza dei Comitati regionali (un posto), Marco Riva e Sergio Roncelli, e per i Comitati provinciali (un posto), Sergio D’Antoni e Domenico Ignozza. (AGI)
BZ1/BAS