“Canterò la guerra di Piero, la guerra vista dalla parte di un soldato. I soldati sono quelli che la guerra sono costretti a farla, anche se non vorrebbero. Chi invece dichiara guerra, tendenzialmente non va a farla”. Lo ha detto Neri Marcorè, che oltre a presentare il Concerto per la pace, porterà il celebre pezzo di De Andrè sul palco del Duomo di Napolo, nel corso dell’iniziativa organizzata dalla Regione Campania in collaborazione con l’Arcidiocesi. “E’ un grande onore potermi esibire – ha sottolineato – Bisogna continuare a invocare la pace, continuare a fare appelli, perché poi è ovvio che non si può fare pressione più di tanto. Se loro continuano a essere sordi non c’è niente che li possa smuovere. Però questo non esime le persone, i popoli, le culture a invocare la pace, a reclamarla con qualsiasi forma d’arte, con la satira, con le canzoni. La storia – ha concluso -ci insegna che le canzoni hanno portato sulle proprie ali anche l’indignazione di tante persone”. (AGI)
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