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Cinema: no Film Commission Sicilia a Biagio Conte,”Uno schiaffo”

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Uno schiaffo inspiegabile. “Un’occasione mancata” il film su Biagio Conte, il missionario laico fondatore della cittadella dei poveri di Palermo, morto a 59 anni il 12 gennaio 2023, escluso dai finanziamenti regionali. “Abbiamo appreso con profondo dispiacere – afferma la Missione speranza e carità – che il progetto cinematografico dedicato a Fratel Biagio Conte, proposto dalla società di produzione Anele, in collaborazione con Rai fiction, non è stato ammesso al finanziamento da parte della Film Commission della Regione siciliana. Siamo di fronte a una decisione incomprensibile, che lascia interdetti e solleva interrogativi profondi sia sulla visione culturale sia sulle priorità di chi è chiamato a valutare e sostenere le opere artistiche di rilievo sociale”. Biagio Conte, spiega la Missione creata circa 30 anni fa dall’uomo che sin da giovane volle farsi angelo dei poveri, “è una figura emblematica del nostro tempo, un uomo che ha consacrato la propria vita agli ultimi, rinunciando a ogni comodità per mettersi al servizio dei più deboli. Il suo messaggio di solidarietà, spiritualità e giustizia sociale ha avuto risonanza ben oltre i confini siciliani. Eppure, proprio in Sicilia, la sua terra, come è possibile che un film che avrebbe raccontato una testimonianza così potente e necessaria per i nostri tempi sia stato scartato dalla Film Commission regionale? E perché questo progetto dal forte valore etico, educativo e umano viene penalizzato?”. Questa esclusione non è soltanto una bocciatura a un’opera cinematografica, conclude la Missione speranza e carità, “è un segnale preoccupante, che sembra voler relegare alla marginalità figure come quella di Fratel Biagio, scomode perché autentiche, controcorrente e difficili da incasellare. Ci chiediamo con amarezza se oggi, in Sicilia, vi sia ancora spazio per un cinema che racconti storie vere, radicate nella nostra terra, capaci di smuovere coscienze e interrogare l’anima collettiva. O se si preferisca una cultura di facciata, più attenta all’apparenza che alla sostanza, più incline al consenso che al coraggio. Lanciamo un appello affinché questa decisione venga rivista”. Insomma, gnorare il valore di questo progetto non è soltanto un torto a chi lo ha ideato e sostenuto, “ma un’occasione clamorosamente persa per tutta la collettività. Fratel Biagio Conte merita di essere ricordato, raccontato e conosciuto. Non possiamo permetterci il lusso dell’indifferenza”. (AGI)
MRG