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Campi flegrei: Di Vito, meno scosse, attività idrotermale forte

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“La situazione attuale è che da alcuni mesi sono diminuiti la sismicità, il numero di terremoti, l’energia rilasciata in generale e la velocità di sollevamento del suolo, che sono i due parametri più osservati. Tuttavia, continua una forte attività idrotermale, come quella della Solfatara e dell’area Pisciarelli, che indica che il sistema è ancora attivo. L’energia termica rilasciata è ancora molto elevata”. Lo ha detto all’AGI Mauro Antonio Di Vito, direttore dell’Osservatorio Vesuviano dell’Ingv, all’AGI, facendo il punto sul fenomeno del bradisismo nei Campi Flegrei.
“La dinamica sta procedendo, anche se più lentamente. In passato ci sono state fasi alterne, con diminuzioni seguite da incrementi. Speriamo che la fase attuale di riduzione continui, ma gli altri indicatori ci dicono che il processo non è affatto finito”, aggiunge.
Quanto alla possibilità di prevedere un’eruzione vulcanica, “per ora non abbiamo segni che indichino l’approssimarsi nel breve termine di eventi maggiori – spiega Di Vito – il nostro lavoro si concentra sull’analisi e la raccolta di tutti i dati possibili per identificare segnali precursori. Oggi sappiamo, ad esempio, che nei primi 3-4 km sotto la superficie non c’è magma, come confermato da numerose analisi indirette”.
E sottolinea l’importanza degli strumenti di monitoraggio: “Abbiamo la caldera meglio monitorata al mondo. La nostra capacità di misura dei fenomeni è molto elevata, e sono fiducioso che eventuali segnali, come una risalita di magma verso la superficie, possano essere rilevati per tempo. Tuttavia, ogni evento è unico, e non possiamo assumere che una futura eruzione abbia caratteristiche identiche a quelle storiche”. (AGI)