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Brexit: Ue vince causa contro Gb su pesca nel Mar del Nord

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L’Unione europea ha vinto una causa storica contro la Gran Bretagna presso il più antico organo arbitrale del mondo sui diritti post-Brexit di pescare i cicerelli, una piccola specie del Mare del Nord.
Il caso presso la Corte permanente di arbitrato (Pca) dell’Aia è stato considerato un indicatore di altri potenziali contenziosi tra Londra e Bruxelles in un settore altamente produttivo. Ha anche segnato la prima battaglia commerciale in tribunale tra il blocco dei 27 membri e la Gran Bretagna da quando quest’ultima ha lasciato l’Ue nel 2020.
In una sentenza di 298 pagine, la Pca ha accolto la tesi dell’Ue secondo cui la Gran Bretagna non rispettava gli impegni presi nell’accordo commerciale post-Brexit. “Il Regno Unito viola il suo obbligo di garantire il pieno accesso alle sue acque per la pesca dei cicerelli in conformità con l’Accordo di commercio e cooperazione”, ha dichiarato la Corte.
Ha ordinato a Londra di “adottare le misure necessarie per conformarsi” all’accordo, che ha concesso all’Ue accesso alle acque britanniche per diversi anni durante un periodo di transizione post-Brexit.
A marzo, la Gran Bretagna ha ordinato la sospensione di tutte le attività di pesca, sostenendo che i cicerelli fossero parte integrante dell’ecosistema marino del Mare del Nord. Gli avvocati britannici presso la Pca hanno sostenuto che un calo degli stock di cicerelli avrebbe avuto un effetto a catena su specie vulnerabili come la pulcinella di mare, le foche, le focene e altri pesci come il merluzzo e l’eglefino. Ma Bruxelles si è ribellata, affermando che la Gran Bretagna non aveva applicato “misure basate su prove concrete, proporzionate e non discriminatorie” quando ha ordinato la sospensione della pesca. L’Ue sostiene la Danimarca nella controversia. Le navi danesi catturano circa il 96% della quota Ue per la specie, con catture di cicerelli che ammontano in media a circa 49 milioni di euro all’anno.
Il caso potrebbe fornire un’importante giurisprudenza per altri conflitti sulla pesca derivanti dall’accordo commerciale post-Brexit.In base all’accordo, la flotta peschereccia dell’Ue manterrà l’accesso alle acque britanniche per un periodo di transizione di cinque anni e mezzo, che terminerà a metà del 2026.Dopo tale periodo, l’accesso alle rispettive acque sarà deciso nell’ambito di negoziati annuali. L’Ue ha accolto con favore la sentenza e ha affermato di voler instaurare “relazioni di pesca reciprocamente vantaggiose” con la Gran Bretagna. (AGI)
BRA