C’è sempre una prima volta, anche per il centrodestra in una Bolzano da sempre roccaforte della coalizione tra Suedtiroler Volkspartei (Svp) con i partiti di centrosinistra, Democrazia Cristiana prima e Partito Democratico poi. A scardinare questo patto che sembrava di ferro ci ha pensato Claudio Corrarati, imprenditore prestato alla politica che ha saputo unire le forze di centrodestra e ‘gradito’ a un’ala della Svp.
Corrarati è il nuovo sindaco di Bolzano, città bifronte dove convivono i due gruppi linguistici tedesco e italiano. Bolzano, il capoluogo di provincia più settentrionale d’Italia, dove il costo della vita è notoriamente molto elevato, dal dopoguerra ha sempre avuto un sindaco italiano del centrosinistra e un vice della Svp. Nel quartier generale di Corrarati il vicepresidente della Provincia Autonoma di Bolzano ma soprattutto ‘anima’ di Fratelli d’Italia in Alto Adige, Marco Galateo, ha parlato di “elezione del secolo per Bolzano”. Corrarati nel corso dello scrutinio del ballottaggio è sempre stato in vantaggio sul rivale Juri Andriollo, assessore uscente alle politiche sociali in quota Partito Democratico. Al termine dello scrutinio, poco dopo la mezzanotte, si è levato l’urlo di festa nel quartier generale di Corrarati per la vittoria con il 51,03%, ovvero 708 voti in più di Andriollo (48,97%). Corrarati è un sindaco eletto con la più bassa affluenza alle urne di sempre, solo il 42%, e con una città divisa a metà e con diverse problematiche, in primis la sicurezza. Il neo sindaco ha perso la sfida in pieno centro storico a maggioranza di cittadini di lingua tedesca che hanno preferito votare sulla continuità: la Suedtiroler Volkspartei, questa volta, non aveva dato indicazioni di voti, ovvero lasciato il ‘blockfrei’. Da sottolineare che la Svp è al governo provinciale assieme al centrodestra e ora, con 7 seggi, potrebbe unirsi ai 17 delle forze di centrodestra (7 Fratelli d’Italia, 6 Oltre Weiter, 2 Lega, 2 Forza Italia) per formare la maggioranza in consiglio comunale. Corrarati ha invece vinto nei quartieri dove l’elettorato è a maggioranza di lingua italiana, Oltrisarco-Aslago, Europa-Novacella e Don Bosco e che chiede un netto cambiamento rispetto al passato. Cambiamento anche a Merano, seconda città dell’Alto Adige. La nuova sindaca è Katharina Johanna Zeller. L’esponente della Suedtiroler Volkspartei ha ottenuto il 57,4% lasciando al 42,6% il primo cittadino uscente Dario Dal Medico che univa una serie di civiche di centrodestra. Zeller, avvocato, vice sindaco uscente, è figlia della senatrice Julia Unterberger e dell’ex senatore Karl Zeller. A Merano dopo dieci anni ritorna un primo cittadino della Svp: l’ultimo era stato Guenther Januth (2005-2015). A seguito della sconfitta di Dal Medico, in Alto Adige su 116 comuni, i sindaci appartenenti al gruppo linguistico italiano restano solo due, Bolzano con Corrarati e Bronzolo con Giorgia Mongillo. (AGI)
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