Type to search

Bayesian: a Termini Imerese seconda piattaforma per il recupero

Share

È arrivata da pochi minuti al porto di Termini Imerese, in provincia di Palermo, la Hebo Lift 10, la gru galleggiante che servirà per il recupero del relitto del S/Y Bayesian naufragato lo scorso 19 agosto nella rada del porto di Porticello, in provincia di Palermo. Si tratta di una unità di sollevamento pesante da 5.695 tonnellate di stazza lorda è una delle gru marittime più potenti d’Europa. Si occuperà del recupero del relitto assieme alla chiatta da lavoro Hebo lift 2, giunta due giorni fa al porto di Termini Imerese, è attesa nel pomeriggio a Porticello: questa è una struttura galleggiante multiuso, con 700 metri quadrati di spazio sul ponte e gru di bordo, salpata da Ortona, con un equipaggio di base e accompagnata da un rimorchiatore di supporto italiano.
Hebo Lift 2 inizierà i lavori preparatori a partire da una ispezione del superyacht del miliardario Mike Lynch e un’analisi del fondale e dell’ambiente circostante, attraverso l’utilizzo di un “ROV” radiocomandato. Secondo il cronoprogramma diffuso da Tmcmarine – la società britannica che guida il consorzio di imprese esperte in operazioni di recupero in mare – la Hebo Lift 10 si piazzerà sul sito del naufragio tra una settimana, 10 giorni. Dal primo maggio sono scattate le prescrizioni disposte da una ordinanza dalla Guardia costiera e che resteranno in vigore fino ad operazioni di recupero concluse: area interdetta in un raggio di 650 metri rispetto al punto in cui lo yacht è affondato; divieto assoluto di balneazione, sorvolo, pesca, navigazione, ormeggio, immersioni e riprese subacquee.
Nell’incidente morirono sette persone, tra cui lo stesso Mike Lynch, la figlia Hannah, Jonathan Bloomer (presidente di Morgan Stanley International) e la moglie Judy, i coniugi Chris e Neda Morvillo e al cuoco di bordo Recaldo Thomas. La procura di Termini Imerese, che coordina le indagini con le ipotesi di naufragio colposo e omicidio colposo, ha finora iscritto tre persone nel registro degli indagati. Si tratta del comandante James Cutfield, dell’ufficiale di macchina Tim Parker Eaton e del marinaio inglese Matthew Griffiths. (AGI)
PA8/FAB