A Porto Cesareo, in provincia di Lecce, nel cuore di una delle più grandi aree marine protette d’Europa, nasce un parco archeologico sommerso. Un progetto pilota in Puglia, che mira alla valorizzazione e fruizione delle importanti tracce di insediamenti umani, di rotte e traffici marittimi presenti sui fondali e caratterizzate, oltre che dalla densità e dalla varietà tipologica (strutture, relitti, aree di concentrazione di frammenti fittili, rinvenimenti isolati di ancore, anfore, ecc.), anche da un’eccezionale evoluzione storica – dal II millennio a.C. all’età tardomedievale e moderna – che rappresenta un altro valore aggiunto per la conoscenza della storia di questi paesaggi del Mediterraneo.
Quella che il mare ha coperto è una larga fascia di costa antica che bisogna immaginare in continuità con le evidenze a terra. Gli scavi sono partiti in queste ore, sotto la direzione di Rita Auriemma, docente dell’università del Salento Il progetto è promosso dal Dipartimento di Beni Culturali dell’Università del Salento e dal Comune di Porto Cesareo e approvato nell’ambito del Bando Smart-In. (AGI)
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