Vaccino Covid, stretta Ue su export e sale tensione con Gb  


La mossa della Commissione europea dopo la riduzione delle consegne da parte di Astrazeneca

L’Europa è pronta a bloccare l’esportazione dei vaccini fuori dall’Unione Europea. La misura della Commissione europea fa salire la tensione con la Gran Bretagna, dopo la riduzione delle consegne da parte della società AstraZeneca. La Commissione Europea ha creato un meccanismo per il quale le esportazioni di vaccini dall’Ue saranno soggette all’autorizzazione da parte degli Stati membri. Sarà possibile per un Paese Ue “dire no” all’esportazione di vaccini, spiega un alto funzionario Ue, anche se il divieto non sarà “la norma”. Il meccanismo entrerà in vigore da oggi.

Sono esclusi i Paesi del vicinato meridionale e orientale, nonché le esportazioni a fini umanitari. Per il vicepresidente esecutivo Valdis Dombrovskis, si tratta di una misura “limitata nel tempo, che copre solo i vaccini contro il Covid-19 che sono stati oggetto degli accordi di acquisto anticipato con l’Ue. Il fine è fornire maggiore chiarezza sulla produzione di vaccini nell’Ue e sulla loro esportazione. Questa trasparenza manca e in questo periodo è vitale”. Il meccanismo di trasparenza sulle esportazioni di vaccini dall’Ue “non colpisce alcun Paese in particolare”, ha assicurato Dombrovskis in videoconferenza stampa a Bruxelles. La commissaria alla Salute Stella Kyriakides ha aggiunto che “dobbiamo essere chiari: non ci stiamo proteggendo da alcun Paese in particolare, l’unica gara che stiamo facendo è contro il coronavirus” Sars-CoV-2.

Sul tema, finito sotto i riflettori in relazione al braccio di ferro dell’Ue con AstraZeneca, si è espressa la Efpia-Vaccines Europe, la federazione europea delle industrie e associazioni farmaceutiche. “Le catene di approvvigionamento globali sono fondamentali per fornire vaccini che proteggano i cittadini da Covid-19. È vitale che eventuali misure proposte dalla Commissione” Europea e “dagli Stati membri non limitino, frenino o abbiano altri impatti negativi sulle esportazioni di vaccini o sull’importazione di forniture chiave per la produzione di vaccini. Rischiare misure di ritorsione da altre regioni in questo momento cruciale della lotta contro Covid non è nel migliore interesse di nessuno”, è il monito lanciato dall’ente. “Sebbene i dettagli della proposta della Commissione per un meccanismo di visibilità delle esportazioni per i vaccini anti-Covid fabbricati nell’Ue rimangano poco chiari – scrivono i produttori europei di farmaci in una nota – se un qualsiasi meccanismo non consente la completa automaticità nella liquidazione delle esportazioni o va oltre la trasmissione di informazioni fattuali che soddisfano le aspettative di trasparenza, rischierebbe di essere una restrizione alle esportazioni, e minerebbe la fornitura di vaccini in Europa e nel mondo”.

 

 

 

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Fonte: androkons esteri