TUTTA LA VERITA’ SUL CIS DI NOLA: QUALE GIUSTIZIA PER I 300 IMPRENDITORI? IL RUOLO DELLE BANCHE E DEI POTERI FORTI E MENO FORTI


 

Martedì 18 ottobre a Napoli un dossier-esposto che documenta le fasi della vicenda.

Roma, 13 ottobre 2016 – La CONFEDERCONTRIBUENTI  presieduta da Carmelo Finocchiaro  promuove una conferenza stampa per martedì 18 ottobre nella sala Tiempo al Centro Direzionale di Napoli, Isola E5 alle ore 10:30 nella quale si presenterà ai giornalisti ed autorità invitate ad intervenire un documento sulla vicenda che sta conducendo nel baratro 300 imprese del CIS di Nola, il più grande centro all’ingrosso d’Europa,  travolgendo un importante segmento dell’economia.

Scopo dell’incontro è di portare a conoscenza dell’opinione pubblica e delle istituzioni le drammatiche, oscure fasi che hanno condotto il CIS di Nola, una fra le più rilevanti realtà produttive del Mezzogiorno, sull’orlo del baratro finanziario, con debiti verso le banche da milioni di euro contratti dai dirigenti, ma riversatisi sui circa 300 imprenditori, che ora rischiano di perdere tutti gli investimenti fatti in trent’anni di sacrifici che porteranno inevitabilmente a tagliare centinaia di posti di lavoro per la crisi delle loro aziende. Sotto accusa sarebbero i vertici di CIS SpA, ma in particolare il fondatore e presidente del consiglio di amministrazione  Gianni Punzo che, stando all’articolato esposto già presentato alla magistratura e alle forze di polizia dal presidente di Confedercontribuenti Carmelo Finocchiaro, sarebbe il principale responsabile della grave situazione in cui versano il CIS ed i singoli commercianti, che sul quel baricentro meridionale della grande distribuzione avevano investito il patrimonio di aziende familiari.

Confedercontribuenti chiede con l’intervento anche di Banca d’Italia di verificare l’iter che ha portato alla concessione del maxi mutuo a tasso variabile concesso da un pool di banche che fu girato come sub mutuo ai soci-imprenditori del CIS SpA ma a tasso fisso. Gli imprenditori hanno pagato per 5 anni le rate spettanti ma esse non venivano riversate alle banche.

Che fine hanno fatto questi soldi? Perché nonostante  il pagamento delle rate del sub-mutuo sono state decretate fallite 30 società e altre insolventi?

 “Nonostante le indagini in corso, la situazione continua a precipitare: non  c’è stata l’assemblea per l’approvazione del bilancio 2015 ed é stato presentato presso l’archivio camerale il piano di ristrutturazione che purtroppo decreterà la fine di tutto il CIS SpA consegnando nei fatti le 300 imprese nelle mani del pool di banche composto da Unicredit, Intesa-San Paolo e Monte Paschi di Siena.  CONFEDERCONTRIBUENTI vuole la verità e giustizia per questi imprenditori . Noi ci batteremo con tutte le nostre forze affinché la sana imprenditoria con le famiglie ad essa collegate prevalgano e continuino ad essere il cuore pulsante dell’economia  ma abbiamo bisogno di supporto di tutti e soprattutto collaborazione Istituzionale”  – interviene Carmelo Finocchiaro presidente nazionale di Confedercontribuenti.