Tasse Universitarie: Confedercontribuenti, serve uno stipendio per pagarle


Mentre lo stipendio annuo di un docente universitario è di circa 90.000 pari a circa 4.000 euro metti mensili per 13 mensilità, le famiglie italiane per garantire le iscrizioni universitarie dei propri figli devono spendere nel 2013 dai 1.100 ai 1.400 euro, che per un lavoratore dipendente equivalgono all’importo di uno stipendio. Insomma un modo per impedire a tanti di potere frequentare l’università. Il Presidente di Confedercontribuenti, Carmelo Finocchiaro chiede che uno degli impegni prioritari del nuovo parlamento sia rivolto a rivedere questo iniquo sistema di tassare il diritto allo studio. Capitolo a parte riguarda poi il livello delle Università stesse. Da una disamina delle recenti classifiche sulle migliori università al mondo, aggiunge Finocchiaro, “l’Italia conquista risultati di rilievo grazie a singoli dipartimenti e ad istituzioni quali la Scuola Normale Superiore di Pisa e la SISSA di Trieste, ma quasi nessuna delle nostre università generaliste si colloca in posizioni nel complesso accettabili”, Bisogna scorrere fino alla posizione 226 della classifica sulle migliori università del mondo stilata, come ogni anno, dal Times per trovare quella di Bologna, la prima delle italiane. Questo spiega perchè secondo Eurostat l’Italia è all’ultimo posto in Europa per numero di laureati. Ecco perchè è necessario che il nuovo parlamento, aggiunge Finocchiaro affronti seriamente la questione, senza rinvii e senza soluzioni tampone.