Suicida in carcere, la denuncia della sorella: ''Lividi sul corpo ma negano autopsia''


(Adnkronos) – “Mio fratello è morto nel carcere di Oristano, dove si trovava per un processo. E’ morto impiccato, mi hanno detto al telefono. Eppure lui non aveva alcun motivo di togliersi la vita, mai aveva manifestato l’intenzione di farlo e anzi aveva preso accordi per un lavoro in un ristorante appena sarebbe uscito, da lì a poco. Mi hanno mandato solo delle foto, poche e in cui tra l’altro era vestito, dalle quale si vedono segni come di presa su un braccio, uno alla testa e sugli occhi. Per ben due volte ci è stata negata la possibilità di fare l’esame autoptico, ma io chiedo che venga fatta chiarezza. Voglio capire come è morto Stefano”. A parlare all’Adnkronos è Marisa Dal Corso, sorella del 43enne morto nell’istituto penitenziario sardo il 12 ottobre dello scorso anno.
Source: Adnkronos