Scatta la tassa sulla fortuna, si paga il 6% sulle vincite.


 Scatta la «tassa sulla fortuna» sono tre diversi decreti dell’Amministrazione Autonoma dei Monopoli pubblicati sulla Gazzetta Ufficiale di Capodanno. Con le nuove norme, da subito operative, il governo spera di incassare un miliardo di euro, così come stabilito dalla manovra Tremonti-Berlusconi di agosto che però non fissava con precisione le modalità rinviando a una decisine dei Monopoli. Il prelievo del 6% – previsto già per il gioco del Lotto e del superenalotto, ma in questo caso senza far riferimento a nessuna soglia – è la scelta fatta.   La norma, secondo quanto stabiliscono i tre decreti (il primo sulle Lotterie Istantanee, il secondo sul Superenalotto e i giochi collegati, il terzo sulle videolotterie), avrà impatto su tutti coloro che andranno a riscuotere le vincite a partire dal primo gennaio, anche se riguardano il passato. In pratica, il primo a ricevere la «stangata» è il vincitore dei 638.154,28 euro per il «5+» ad Arezzo: per lui significherà incassare 38.260 euro in meno. L’impatto c’e anche sulle vincite-vitalizio. Win for Life oggi assegna al vincitore di prima categoria un premio da 6 mila euro al mese per 20 anni, che scenderà a 5.640 euro (-360 euro). Sul jackpot massimo delle Videolotterie, di 500 mila euro, il prelievo sulla vincita arriverà fino a 30 mila euro. Dalla tassazione sulle vincite restano invece fuori la Lotteria Italia, le scommesse, poker e casinò online, il bingo e le slot machines.