Risorse Aggiuntive per il Ponte sullo Stretto: Cambiamenti nella Mappa Finanziaria per Alleggerire il Bilancio dello Stato


Risorse Aggiuntive per il Ponte sullo Stretto: Cambiamenti nella Mappa Finanziaria per Alleggerire il Bilancio dello Stato

Il disegno di legge di Bilancio in Italia sta attraversando importanti modifiche, con un emendamento recentemente depositato dal Governo per rivedere la distribuzione delle risorse destinate al Ponte sullo Stretto. L’obiettivo è alleggerire il bilancio dello Stato, spostando risorse dal Fondo di sviluppo e coesione per far fronte ad altre esigenze. La notizia è stata accolta con attenzione, poiché impatta sul futuro di un’importante infrastruttura.

L’emendamento proposto ha portato a una rimodulazione degli stanziamenti per l’intero piano del Ponte sullo Stretto, che dovrebbe essere completato entro il 2032. La nuova ripartizione prevede risorse pari a 11,630 miliardi, ma la spesa a carico del bilancio si riduce a 9,312 miliardi, confermando i 780 milioni destinati al 2024. Questa modifica comporta uno spostamento di 2,3 miliardi, con il coinvolgimento del Fondo di sviluppo e coesione.

La definizione del Fondo di sviluppo e coesione per il periodo 2021-2027 è stata oggetto di recenti discussioni, e ora si prevede che il fondo elargirà 718 milioni, levandoli dall’amministrazione centrale. Un contributo più consistente, pari a 1,6 miliardi, sarà a carico del Fondo ma a valere sui bilanci di Calabria e Sicilia. Questi finanziamenti sono essenziali per iniziare i lavori del primo lotto dell’opera nel 2024.

Tuttavia, la situazione politica interna ha evidenziato una spaccatura all’interno della maggioranza riguardo alle modifiche al superbonus. Forza Italia ha esercitato una pressione considerevole per ottenere una riapertura dei termini, con proposte che includono un Sal straordinario per mantenere l’agevolazione massima per le spese effettuate fino al 31 dicembre. La discussione su queste proposte è ancora aperta, con il vicepremier Antonio Tajani che ha avanzato l’ipotesi di inserire una proroga per i cantieri avviati nel decreto Milleproroghe.

La situazione è complessa, e i quattro macrotemi degli emendamenti depositati riflettono le proposte dell’Esecutivo e dei relatori, tra cui Fratelli d’Italia, Forza Italia ed il partito Lega. Mentre al momento il superbonus potrebbe non essere incluso in questi emendamenti, la trattativa è in corso, e potrebbero esserci sviluppi nelle prossime ore.

L’approdo della manovra a Montecitorio è previsto per il 27 dicembre, ma i tempi potrebbero allungarsi. Nel frattempo, è chiaro che il Governo sta cercando soluzioni per mantenere vive le agevolazioni e trovare nuove forme di finanziamento, considerando la situazione non particolarmente favorevole delle casse pubbliche.

In conclusione, il futuro del Ponte sullo Stretto è ancora in fase di definizione, con una serie di cambiamenti nella mappa finanziaria che potrebbero influenzare significativamente la realizzazione di questa infrastruttura di grande portata. La politica interna gioca un ruolo fondamentale, e sarà interessante seguire gli sviluppi nei prossimi giorni.