Riforma degli Istituti Tecnologici Superiori: Nuove Aree e Figure Professionali per Incontro alle Sfide Industriali e Ambientali


Un passo avanti significativo è stato compiuto nell’ambito dell’operazione di rilancio degli Istituti Tecnologici Superiori (ITS), con l’emissione di un decreto che aggiorna le aree tecnologiche e le figure professionali in uscita dai percorsi della ITS Academy. Questa riforma, tanto attesa, mira a rendere più aderenti le competenze degli studenti alle esigenze emergenti dell’industria e del mercato del lavoro, offrendo un percorso di formazione ancor più pertinente e flessibile.

Dalla Vecchia Alla Nuova: 10 Aree Tecnologiche

Dalle sei aree tecnologiche stabilite dal Dpcm del 2008, si passa ora a dieci nuove aree che riflettono meglio l’evoluzione dell’industria e le sfide attuali del mercato. Queste nuove aree includono Energia, Mobilità Sostenibile e Logistica, Nuove Tecnologie della Vita (che abbraccia il settore farmaceutico e biomedicale), Sistema Agroalimentare, Sistema Casa, Meccatronica, Sistema Moda, Servizi alle Imprese, Tecnologie Innovative per Beni e Attività Artistiche e Culturali e per il Turismo, Tecnologia dell’Informazione e della Comunicazione dei Dati. Questa ristrutturazione offre agli studenti una gamma più ampia di scelte che riflettono le esigenze emergenti delle diverse industrie.

Figure Professionali: Da 29 a 58

Un punto chiave della riforma riguarda le figure professionali di riferimento. Da 29 figure nazionali di riferimento si passa ora a 58, con l’obiettivo di rispondere in modo più preciso alle richieste delle imprese per competenze tecniche e professionali. Tra le nuove figure si distingue il “Tecnico Superiore System Cybersecurity” nell’ambito dell’ICT, una figura cruciale per affrontare la crescente sfida della sicurezza informatica nella transizione digitale.

La Sfida delle Competenze Digitali

La riforma si scontra con la sfida di colmare il divario di competenze digitali. L’Italia si trova al 25º posto nel rapporto DESI del 2022 sull’indicatore delle e-skills, e solo il 46% della popolazione possiede competenze digitali di base, a fronte di una media UE del 54%. Secondo dati di Unioncamere-Anpal, entro il 2027 saranno necessarie oltre due milioni di assunzioni con competenze digitali, ma il mismatch tra domanda e offerta di competenze è ancora significativo.

Innovazione e Sostenibilità

Mentre la riforma prevede innovazioni importanti per rispondere alle sfide digitali, manca ancora un approfondimento dettagliato delle competenze per la sostenibilità. In un momento in cui la rivoluzione “green” sta guadagnando slancio, integrare competenze per la sostenibilità nei percorsi formativi diventa essenziale per affrontare le sfide ambientali.

La riforma degli Istituti Tecnologici Superiori rappresenta un passo audace verso la creazione di percorsi formativi più aderenti alle esigenze dell’industria e del mercato. L’ampliamento delle aree tecnologiche e delle figure professionali offrirà agli studenti una formazione più pertinente e alle imprese risorse più qualificate. Tuttavia, la strada verso un’istruzione tecnicamente competente e sostenibile è ancora lunga, richiedendo un impegno continuo da parte delle istituzioni e delle imprese per affrontare le sfide dell’industria moderna e dell’ambiente in evoluzione.