Pio La Torre: murale su scuola Palermo, ‘referendum’ su bozzetto


Oggi il primo passo ufficiale per la realizzazione del murale dedicato a Pio la Torre sulla parete dell’Iti “Vittorio Emanuele III”, in via Duca della Verdura, a Palermo, che sarà realizzato da Igor Scalisi Palminteri. A scegliere il bozzetto, uno dei tre che il pittore ha presentato stamattina nel salone dell’istituto tecnico industriale, saranno i 1.600 studenti e studentesse dell’Iti che Pio la Torre frequentò da ragazzo, dopo la seconda guerra mondiale, diplomandosi nel 1945. Il murale è un modo di rendere omaggio a Pio La Torre, “uomo di grande coraggio che riteneva che lo studio quanto di più importante si potesse offrire al destino di ognuno”. La votazione è la prima tappa di un percorso di condivisione intrapreso dal comitato promotore del murale con i docenti e gli studenti dell’istituto. Per realizzare il murale è stato costituito il comitato “A Pio La Torre”, presieduto da Franco La Torre, che ha in corso la raccolta di fondi indispensabili per le spese. L’obiettivo è raggiungere almeno 10 mila euro. Il murale sarà inaugurato il 29 aprile, in coincidenza con l’assemblea nazionale a Palermo dei movimenti antimafia della Cgil, nell’anniversario dell’assassinio di Pio La Torre. “L’idea è nata l’anno scorso quando ho appreso, parlando col nipote, che Pio La Torre era stato ex allievo di questo istituto. Questo ci ha riempito di orgoglio e da qui la voglia di intraprendere un percorso per fare conoscere la figura e l’impegno di La Torre agli studenti. Tutta la comunità scolastica ha aderito con entusiasmo al progetto”, ha spiegato la professoressa Antonella Sannasardo, referente educazione alla legalità. I bozzetti sono tratti da tre foto che raffigurano Pio La Torre, con inquadrature e sfumature diverse e per tutti la stessa scritta “pace”.
“Volevo scegliere quest’immagine con voi – ha detto Igor Scalisi rivolgendosi alla platea di ragazze e ragazzi – Mi ha colpito che La Torre, nato nella borgata di Altarello di Baida, faceva 7 chilometri al giorno a piedi solo di sola andata per recarsi a scuola, che si fanno in più di un’ora. Impegnativo farlo ogni giorno, quando piove, quando non se ne ha voglia. L’altra a cosa che mi ha colpito è il suo impegno di pacifista, a Comiso organizzò una delle più grandi manifestazioni per la pace. Non posso fare a meno di collegare quel momento a oggi. Per questo ho scritto pace sopra il dipinto”.
Il primo dei tre bozzetti raffigura La Torre da giovane, che parla davanti a un microfono, con un foglio di appunti in mano, probabilmente a un evento sindacale. “Con quel ciuffo alla Elvis Presley dei nostri tempi e quel microfono sanremese sembra un cantore dei diritti”, ha detto l’artista. Il secondo bozzetto, su uno sfondo azzurro cielo, raffigura Pio la Torre di profilo, con una postura naturale, disinvolta. La terza immagine è un ritratto classico di Pio La Torre, in abiti istituzionali, la cravatta annodata, con lo sguardo penetrante e diretto. Il bozzetto prescelto, che conquisterà la maggioranza delle preferenze, diventerà il murale che sarà allestito da Igor Scalisi Palminteri sul prospetto della scuola, in via Duca della Verdura, in continuità, risalendo dal mare, con la Porta dei Giganti, il doppio murale che raffigura Falcone e Borsellino. “Per la mia carriera di pittore – ha aggiunto Igor Scalisi – è un momento storico poter fare il ritratto di La Torre in questa scuola con questo processo partecipativo”. All’incontro ha portato i saluti il dirigente scolastico Carmelo Ciringione e ha coordinato il dibattito il professore Sandro Impastato, del comitato, assieme alla professoressa Antonella Sannasardo. Il figlio Franco La Torre, presidente del comitato, ha ricordato le origini umili del padre, figlio di contadini poveri e i chilometri che faceva a piedi dalla borgata di Altarello di Baida per andare a scuola. “Fece la scelta che gli raccomandava nonna Angela: figli miei voi, dovete studiare, non vi meritate questa vita. Sceglie l’indirizzo meccanico.
Pio La Torre ha completato gli studi ma la licenza dell’istituto tecnico non bastava a quei tempi per l’accesso universitario. Da privatista si presenta al Cannizzaro e consegue il secondo diploma. E in autunno si iscrive all’università. Aveva ancora 17 anni: 18 li faceva il 24 dicembre”. Lo consiglia in questo modo, vedendo la sua intelligenza, e lo prepara agli esami, lo storico professore Franco Scaglione dell’Iti Vittorio Emanuele III. A seguire, l’intervento del presidente emerito del centro Pio la Torre, Vito Lo Monaco che ha lanciato l’idea di cambiare l’intestazione della scuola. “L’Istituto è intitolato a un re che ha aperto le porte al fascismo e che ha sostenuto le leggi razziali – ha detto Lo Monaco – La Torre in questa scuola ha appreso le nozioni di democrazia e di socialismo, che poi ha tradotto nel suo impegno politico e sindacale. Il suo schierarsi in difesa dei più deboli è la lezione di antimafia più alta. Ci lascia in eredità una legge che ha consentito la costruzione del maxiprocesso. La mafia: a voi giovani tocca liberarvi da questo ostacolo alla crescita della libertà e democrazia in questo Paese”. Un’idea condivisa anche dal segretario della Cgil Palermo Mario Ridulfo: “Se è stato possibile cambiare a Corleone l’intestazione della piazza Vittorio Emanuele III intitolandola a Falcone e Borsellino, penso si possa fare anche qui – ha detto – Dopo l’omicidio di Placido Rizzotto, il 10 marzo 1948, la Cgil manda a Corleone al suo posto un giovane dirigente sindacale di punta per continuare le lotte di Rizzotto. La Torre fu protagonista delle lotte contadine e dell’occupazione dei feudi e per questo fu anche incarcerato da uno Stato che invece di proteggere i contadini proteggeva gli agrari. La scelta di dedicare un murale a scuola a Pio La Torre, giovane studente e poi dirigente sindacale e politico, protagonista della lotta alla mafia e al sottosviluppo, ci fa onore”.
Al voto hanno partecipato stamattina per alzata di mano anche alcune rappresentanze del liceo Garibaldi, presenti con la dirigente scolastica Lucia Assunta Ievolella e la vice preside Domenica Città. Tra gli interventi anche quelli di Marcello Longo, presidente della ottava circoscrizione e di Vincenzo Muscarella dell’Anpi. Erano presenti, inoltre, altri rappresentanti del comitato, Emilio Miceli, per la Cgil nazionale, la segretaria Cgil Palermo Laura Di Martino e Rosario Rappa, responsabile dipartimento legalità Cgil Palermo. Tra i presenti anche il nipote Filippo La Torre e Roberta Scaglione. (AGI)
MRG