Papa: pranza con 10 giovani e parla di aborto ed eutanasia


Lisbona, 4 ago. – Aborto, eutanasia, guerra nel Medio Oriente, . Sono alcuni dei temi trattati da Papa Francesco nel pranzo in Nunziatura con 10 giovani della Gmg, provenienti da Palestina, Stati Uniti, Perù, Portogallo, Filippine, Brasile, Guinea Equatoriale. Un pranzo ricco ma semplice allo stesso tempo raccontano i ragazzi emozionati: antipasto, pasta, carne e per dolce un gelato. Niente pasteis de nata, il dolce tipico di Lisbona, che il Pontefice ha ammesso di non aver mai mangiato e che gli piacerebbe assaggiare.
“Siate felici – ha detto Francesco ai ragazzi – perché i Santi sono tutti felici non c’è un Santo triste”.
E ancora: l’invito a “difendere la vita, sempre”, coinvolgendo le “persone alla vita nonostante le difficoltà e i problemi”, “coltivare il dialogo con gli anziani”, “andare avanti con gioia e speranza”. E con una espressione calcistica ha esoratgo i ragazzi a “essere portieri” per parare i gol dei dispiaceri.

E’ una grazia e una benedizione aver vissuto quest’esperienza”, riferisce Clara, peruviana di 24 anni. “E’ stato un pranzo all’insegna dell’allegria, della gioia. Il Papa ci accolto con un sorriso ed è sempre stato aperto all’ascolto di noi giovani”.
Sebastiao, 28 anni, riferisce una frase che gli è rimasta impressa: “La fede è impopolare ma è coerente”.
La gioia è visibile negli occhi di maria Magdalena, 30 anni, dalla Guinea Equatoriale. Lei era accanto al Pontefice. Non si ricorda di preciso il menu del pranzo ma assiciura che è stato il “migliore” della sua vita. Ma a chi le chiede cosa si siano detti lei risponde: “Non è un segreto di Stato ma un segreto del cuore. Non lo posso dire”.