Oggi studenti in piazza per la scuola. Domani grande corteo a Roma


Agi – Dopo la protesta di ieri degli insegnanti che hanno manifestato anche davanti a Montecitorio sotto la pioggia, oggi migliaia di studenti si mobiliteranno contro i ritardi e le mancanze che hanno caratterizzato l’inizio di questo anno scolastico. Studenti, ma anche docenti e genitori uniti per costruire una scuola migliore si dannno appuntamento a Milano alle 9.30 (Largo Cairoli), a Roma alle 10.00 (Montecitorio), a Genova alle 9.30 (Piazza Fanti d’Italia), a Napoli alle 16.00 (Piazza Matteotti), a Perugia alle 9.00 (Piazza IV Novembre), a L’Aquila alle 16:00 (Prefetto dell’Aquila, Corso Federico II) e a Siracusa alle 17.00 (Via Minerva).

Domani poi sarà la volta dei sindacati Cgil, Cisl, Uil, Gilda e Snals che hanno aderito alla manifestazione dei genitori autoconvocati di ‘Priorità alla scuola’ che si troveranno a Piazza del Popolo alle 15. “La scuola è in ginocchio: la pandemia ha fatto scoppiare i problemi che la scuola subisce da anni – dichiara Alessandro Personè dell’Unione degli studenti – e oggi manifestiamo in tutto il Paese perché vogliamo che il governo e la ministra ci ascoltino per costruire un piano di ripartenza in sicurezza ed in presenza dando una prospettiva chiara di innovazione radicale della scuola”.

I primi giorni di scuola sono stati un banco di prova sconvolgente: trasporti insufficienti, lavori di edilizia mai partiti, organico mancante e didattica a distanza – aggiunge Alessandro Personè – il 13% degli studenti ha abbandonato gli studi durante il lockdown e ora serve un cambio di passo forte per rispondere ai tassi di dispersione scolastica e poverta’ educativa in aumento”.

Il governo deve investire sulla scuola pubblica – aggiunge – i 209 miliardi del Recovery Fund devono servire per costruire insieme un nuovo modello di scuola che possa garantire il diritto allo studio e la gratuita’ durante la crisi economica che stiamo vivendo”. Quindi annuncia che domani, 26 settembre, “saremo a Roma con ‘Priorità alla scuola’, docenti e genitori, uniti per dare un messaggio forte: vogliamo che la riapertura del Paese inizi dall’istruzione e la ricerca per non lasciare indietro nessuno e costruire una società più giusta, che abbatta le disuguaglianze”.

Come dice ancora Alessandro Personè, “siamo studentesse e studenti, la generazione piu’ povera dal dopoguerra, ci mobiliteremo fino a quando non saremo ascoltati e potremo decidere sul nostro futuro”.

Alla manifestazione di oggi farà seguito quella che si annuncia ancora più affollata di domani. Camilla Guarino, Coordinatrice di ‘Link Coordinamento Universitario’, dichiara: “Come studenti universitari oggi ci attiviamo negli atenei e nelle piazze delle nostre città insieme agli studenti medi, verso la manifestazione del 26 settembre alla quale anche l’università sarà presente”.

“Nei nostri atenei esistono ancora molti problemi – aggiunge – al distanziamento che riduce la partecipazione in presenza alle lezioni si aggiungono i problemi legati all’accessibilità agli studi per studenti e studentesse. Per questo oggi occorre rendere l’istruzione e l’università completamente gratuite, attraverso le risorse del recovery fund, affinche’ istruzione ricerca siano delle priorità per il nostro Paese”. 

 

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Fonte: cronaca agi