La grande fame di Palermo


Quattro richieste al minuto. Un assalto questa volta ordinato, non-violento dei disperati di Palermo. E’ boom di richieste di cibo in città, termometro dello stato di bisogno crescente che contiene in sé un forte potenziale di tensione sociale.

Così è stato necessario stoppare momentaneamente  le iscrizioni alla piattaforma online per la richiesta di assistenza alimentare attivata dal Comune. In poco tempo si sono raggiunti gli 11 mila iscritti e il numero continua a crescere al ritmo di oltre 4 al minuto. Fotografia della grande fame di Palermo in un inedito tempo di guerra.

L’ufficio del Webmaster in collaborazione con la Sispi, la società informatica di Palazzo delle Aquile, e con gli uffici di servizio sociale ha avviato il controllo delle iscrizioni. “Innanzitutto – spiega l’assessore Giuseppe Mattina – stiamo rimuovendo le iscrizioni con codici fiscali errati, poi stiamo verificando che lo stesso nucleo familiare non sia presente con più iscrizioni, infine faremo un controllo con gli elenchi dei percettori del Reddito di cittadinanza”.

La situazione, in questa condizione di emergenza imposta dal coronavirus, descrive un rischio preciso per il sindaco Leoluca Orlando: “In questa guerra stiamo assistendo a una nuova solidarietà e a una nuova povertà vissuta da soggetti che non sono più in grado di procurarsi gli alimenti. Gli interventi di adesso del governo nazionale servono da tampone per sopperire a questo bisogno alimentare e fermare interessi oscuri”.

Anche i recenti episodi che hanno visto gruppi di cittadini tentare di prendere in massa prodotti nei supermercati senza pagare, esprimono un clima da tenere sotto osservazione. Episodi accompagnati “da una serie di messaggi sui social sconsiderati, che rischiano di creare un clima di destabilizzazione”.

Secondo il primo cittadino,che è anche presidente dell’Anci Sicilia, “l’unico modo per fermare le presenze criminali e mafiose dietro e dentro questi fatti, è dimostrare che lo Stato esiste. Si tratta di garantire il minimo vitale in attesa che arrivino aiuti più sostanziosi da parte dello Stato, di proteggere un patrimonio umano che servirà per tornare a essere ciò che eravamo”.

Terminata la fase di verifica delle domande finora arrivate nella piattaforma online per l’assistenza alimentare, tutti coloro che saranno stati cancellati riceveranno una email con la motivazione. Coloro le cui iscrizioni saranno considerate valide saranno invitati, sempre tramite email (o telefonicamente nel caso in cui non abbiano fornito un recapito telematico) ad accedere nuovamente al sistema online per fornire altre informazioni utili a creare degli elenchi che diano un quadro più preciso della situazione.

“In poche ore – aggiunge Orlando – la macchina comunale si è nel suo complesso mobilitata per realizzare un sistema complesso e completo che risponda ad una emergenza di dimensioni inimmaginabili. Allo stesso tempo ci stiamo attrezzando per evitare che qualche sciacallo come quelli visti in questi giorni provi ad intrufolarsi in un meccanismo che è e deve restare di solidarietà, emergenza e dignità per le famiglie”.

La Giunta ha lavorato in attesa che anche la Regione dopo il governo nazionale renda noti i criteri che intende adottare per individuare i beneficiari degli interventi, su possibili criteri di aiuto. Resta fermo il fatto che si ricorrerà a due canali, quello dell’aiuto alimentare diretto e quello dell’aiuto economico sotto forma di contributo per acquisti.

Si procederà per fasce, in base al numero di componenti del nucleo familiare: 1-2, 3-4, più di 4. Per quanto riguarda l’aiuto economico, si stanno attualmente valutando, anche in collaborazione con una serie di fornitori di servizi nazionali, tre possibili strade: buoni pasto, carta prepagata, convenzione con catene. La fame non può attendere.

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Fonte: cronaca agi