Imprese: 29 certificate “Italyx”, da Emu a De Cecco


“ItalyX”, certificazione di italianità delle imprese promossa da Il Sole 24 Ore e sviluppata in collaborazione con Confindustria con l’obiettivo di attribuire valore e dare visibilità alle imprese del comparto manifatturiero che incarnano e rappresentano i valori dell’eccellenza italiana, è stata conseguita nei primi quattro mesi del 2024 da 29 aziende che valgono complessivamente oltre 1 miliardo e 200 milioni di euro di fatturato.
Il quadro delle imprese che hanno ottenuto la certificazione – spiega una nota – è estremamente rappresentativo del panorama aziendale manifatturiero italiano con grandi aziende come De Cecco, EMU, Caffè Carraro e Comset, attente a valorizzare ulteriormente brand già consolidati sul mercato internazionale, ma anche Pmi operanti sia in ambito B2C che B2B, vere eccellenze nei rispettivi comparti.
Tra le aziende che hanno ottenuto la certificazione ItalyX, emergono in maggior numero quelle che appartengono al settore alimentare-beverage e al settore della metallurgia e prodotti in metallo. Seguono le aziende dell’elettronica ed apparecchiature elettriche insieme alle aziende di macchinari e apparecchiature. Rappresentato anche il comparto dei Mobili e quello del Tessile, abbigliamento e articoli in pelle, nonché i settori degli articoli in gomma e materie plastiche e dei prodotti e preparati farmaceutici.
A pochi mesi dal lancio di ItalyX lo scorso novembre, il sistema confindustriale è attivamente coinvolto nel progetto. Hanno infatti aderito all’iniziativa le sedi di Confindustria di Ancona, Ascoli Piceno, Bergamo, Chieti-Pescara-Teramo, La Spezia, Napoli, Novara – Vercelli – Valsesia, Centro Nord Sardegna, Taranto, Verona. Inoltre, le aziende certificate sono state coinvolte sia nelle iniziative di Confindustria di promozione internazionale volte a coinvolgere e promuovere le eccellenze italiane nei confronti delle controparti estere sia in altre sviluppate su scala locale. (AGI)
RED