Il fascino della bici per vivere enogastronomia e cultura: nasce il Grand Tour Piemonte UNESCO


Tramite questo progetto di valorizzazione turistica, a cura di VisitPiemonte – su mandato di Regione e Unioncamere Piemonte, frutto della collaborazione con il Prof. Andrea Rolando dell’Osservatorio E-Scapes-Politecnico di Milano, si vuole far vivere un’esperienza inaspettata e imperdibile. Si tratta di un “Grande parco” che si estende dal Monviso all’Adamello, con al centro il Monte Rosa e il distretto dei laghi, dove elementi naturali, culturali, storico artistici disegnano un mondo da scoprire con lentezza.

Questo anello di 600 chilometri può essere scoperto a piedi e in bicicletta e si snoda tra strade bianche, argini di fiumi e canali. Si passa dalle Residenze Reali Sabaude ai Paesaggi Vitivinicoli di Langhe, Roero e Monferrato, dai Sacri Monti alle Città Creative di Torino, Alba e Biella, fino ai Siti palafitticoli preistorici alpini di Viverone- Azeglio, da Ivrea Città Industriale del XX secolo alle Riserve MAB (Man and Biosphere) del Ticino Val Grande Verbano, del Monviso e di Collina Po. Un patrimonio dove natura, storia e architettura si fondono in armonia, componendo un paesaggio di straordinaria varietà, bellezza e valore.

‘Piemonte in bicicletta’: il Gran Tour Piemonte UNESCO

L’anello completo del Grand Tour UNESCO consente, partendo da Torino oppure raggiungendo il tracciato con il treno dalle stazioni ferroviarie di Ivrea, Biella, Santhià, Vercelli, Novara, Casale Monferrato, Asti, Alba, Bra, Racconigi, Savigliano, Cuneo, Piscina, Avigliana di scoprire i numerosi siti UNESCO piemontesi attraverso percorsi che incrociano città, borghi e luoghi di importanza storico-artistica: cammini storici come la Via Francigena, aree protette come l’Oasi Zegna, la Riserva Naturale delle Baragge, il Parco delle lame del Sesia, il Parco del Po; le abbazie di San Nazzaro Sesia, di Staffarda e quella di Lucedio con il Bosco della Partecipanza di Trino, le terre dell’Ordine Mauriziano, il Canale di Caluso e l’itinerario di Ven-TO, i Beni FAI del Castello di Masino e della Manta di Saluzzo

L’itinerario, nelle intenzioni dei promotori, potrà poi svilupparsi ulteriormente, coinvolgendo le singole Agenzie turistiche locali e gli attori della filiera turistica. Si potranno ad esempio luoghi e filoni tematici. Ne sono un esempio le architetture storiche di Alessandro Antonelli (Castellamonte, Romagnano Sesia), Bernardo Antonio Vittone (Grignasco, Bra) e gli importanti esempi di architettura moderna e contemporanea (Torino, Ivrea); i paesaggi letterari di Sebastiano Vassalli con la storia e la cultura del paesaggio agrario e industriale (risaie, frutticoltura, enogastronomia, canale Cavour, ferrovie); l’industria e la cultura di impresa (Olivetti e Canavese, tessile e Biellese, design per la casa in bassa Valsesia, cementifici a Casale), l’arte contemporanea nei musei presso le fondazioni e negli spazi aperti (Castello di Rivara, Oasi Zegna, Fondazione Pistoletto, Materima a Casalbeltrame).

 

“Il progetto “Grand Tour UNESCO del Piemonte in bicicletta” nasce dalla volontà di valorizzare tutti i siti piemontesi UNESCO Patrimonio Mondiale, MAB e Città Creative in maniera nuova e trasversale, proponendo un’esperienza dove si coniugano cultura, arte e sostenibilità, percorrendo, in modalità lenta, paesaggi di grandissimo fascino. L’enfasi è sull’esperienza del viaggio complessiva e non sul singolo elemento culturale – ha dichiarato il Direttore Generale di VisitPiemonte Regional Marketing and Promotion, Luisa Piazza –. Riteniamo che questa sia un’opportunità di sviluppo territoriale importante, con un potenziale di attrazione a livello internazionale. Dopo questo primo test, affineremo i vari segmenti del Gran Tour, coinvolgendo le Agenzie Turistiche Locali e i vari attori territoriali, così da creare un vero e proprio prodotto turistico.”

L’evento di lancio del Grand Tour è stato ideato come sperimentazione dal vivo, in bicicletta, di una prima parte del percorso, da Torino a Biella, si è svolto nei giorni da venerdì 24 a lunedì 27 settembre su circa 165 km., con visite e ospitalità realizzate con il supporto di Turismo Torino e Provincia e con l’ATL Biella-Valsesia-Vercelli.

Il primo tratto ha visto la partenza dal Castello del Valentino – sede del Dipartimento di Architettura del Politecnico di Torino, che rappresenta un luogo iconico torinese, animato dagli studenti universitari e dove, la stessa sera del 24, si è tenuta “La notte europea dei ricercatori”.

Da lì, il tour ha toccato Palazzo Carignano, Palazzo Reale, i Giardini Reali, la Reggia di Venaria con il Parco della Mandria, oltre a Ciriè, Rivara, Valperga, Cuorgnè. Sabato 25 i partecipanti si sono diretti al Castello e parco di Agliè passando per la Manifattura di Cuorgnè, con passaggio allo stabilimento Olivetti e alla chiesa di Santa Marta, per raggiungere al termine della giornata Ivrea, Città Industriale del XXI secolo, con tappe a Villa Meleto, Valfré, Pranzalito, Colleretto Giacosa. Domenica 26, meta il Sacro Monte di Oropa, dopo aver toccato i Laghi Sirio – Pistono – Nero; Montalto Dora, Borgofranco, Nomaglio, Andrate, Panoramica Zegna e Sordevolo.

Infine, lunedì 27, la comitiva ha percorso i 20 km tra Oropa e Biella attraversando la città. La sosta alla Fondazione Pistoletto Cittadellarte ha previsto la visita alle opere Terzo Paradiso e Tavolo del Mediterraneo, con la guida del direttore Paolo Naldini. Quindi il tour si è concluso all’Auditorium del Lanificio Maurizio Sella per la conferenza di presentazione del Grand Tour.

fonte: torinotoday