I mercati guardano alla 'fase 2', volano le Borse


I mercati, rinfrancati dalla frenata dei contagiati in Europa, guardano alla ‘fase 2’ e si mostrano ottimisti sulle prospettive di una rapida ripartenza dopo il lockdown imposto dai governi per frenare la pandemia di Coronavirus. Anche Piazza Affari corre assieme agli altri listini  del vecchio continente e a Wall Street, con il Ftse Mib che mette a segno un rialzo del 4% a 17.039 punti.

Gli occhi degli investitori sono ora puntati sui risultati dell’Eurogruppo di domani e attendono novità concrete sulla risposta dei politici europei alla crisi economica legata all’epidemia. Gli acquisti della Bce aiutano lo spread tra Btp decennali e Bund tedeschi, che sul finale scende a 191 punti. Giornata di vendite, invece, sul petrolio, dopo lo slittamento a giovedì della riunione dell’Opec+.

VOLA FRANCOFORTE, iL RICOVERO DI JOHNSON NON SPAVENTA LONDRA
A trascinare i listini europei è Francoforte, che registra un balzo del 5,77%. In forte ascesa anche Parigi, che sale del 4,61%. Più contenuto il rialzo di Londra, che guadagna comunque il 3,08% nonostante il ricovero in ospedale del premier Boris Johnson. 

A MILANO GUIDANO I BANCARI
Il miglior titolo del paniere principale della Borsa di Milano è Campari, che sale di oltre il 10%, ma a trascinare il listino sono i bancari, con le big Intesa Sanpaolo e Unicredit in grande spolvero: alla chiusura fanno segnare rispettivamente +9,71% e +8,67%. Fra i finanziari tonica anche Nexi (+6,87%), mentre riparte con decisione il lusso (Moncler +6,91%). Corre Stm fra i tecnologici (+9,23%), trascinata dall’andamento di Apple. Sale con decisione anche Fca, trascinando con sé la holding Exor (+8,16%).

TRUMP INFONDE FIDUCIA, SCATTA WALL STREET
Wall Street apre in rialzo, dopo i cali della scorsa settimana. L’indice Dow Jones balza di oltre il 5%. Nettamente positivi anche lo S&P 500 (+5,09%) e il Nasdaq (+5,01%). A infondere fiducia al listino statunitense ha pensato anche il presidente Usa Donald Trump, secondo cui si comincia a vedere “la luce in fondo al tunnel”. 

LA BCE INTERVIENE SUL MERCATO, GIÙ LO SPREAD
Sul finale si riduce fino a 191 punti lo spread tra Btp decennali e omologhi Bund tedeschi. A favorire la chiusura del differenziale è stata la Bce che ha comunicato di aver acquistato 11,885 miliardi di euro di titoli di Stato italiani a marzo, il 35% dell’intero ammontare del suo programma App, contro i 2,266 miliardi di febbraio. L’Eurotower ha anche comprato 30,2 miliardi di euro di titoli europei nei primi 5 giorni dall’avvio del Pepp, il nuovo programma di acquisti lanciato per contrastare la pandemia di coronavirus. In questo caso, l’istituto centrale europeo non ha però fornito indicazioni sulla suddivisione degli acquisti, che includono anche la Grecia nonostante il basso rating.

PETROLIO IN CALO IN ATTESA DEL VERTICE OPEC+
Il rinvio a giovedì della riunione straordinaria dell’Opec+ e la posizione poco chiara degli Stati Uniti sui tagli da intraprendere fanno scendere le quotazioni di greggio. Ieri, Trump ha dismesso il ruolo di mediatore e ha minacciato di mettere dazi sull’import di oro nero. La Russia ha comunque riconfermato l’intenzione di collaborare con Usa e Arabia Saudita per arrivare a una stabilizzazione dei corsi del petrolio sui mercati. Il Wti cede il 4,83% a 26,97 dollari al barile, mentre il Brent lascia sul terreno il 3,52% a 32,91 dollari.

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Fonte: economia agi