Finocchiaro (Confedercontribuenti): si vergogni il prefetto di Napoli. Insulta un prete anticamorra. Voleva essere chiamato eccellenza


Da una parte un prete anticamorra, don Maurizio Patriciello. Dall’altra ben due prefetti: quello di Napoli, Andrea De Martino (che il 30 ottobre lascerà la sua poltrona), e quello di Caserta, Carmela Pagano. Si tratta in tutta evidenza di una signora. Ed è infatti in questi termini che don Patriciello si rivolge a lei, durante un incontro in Prefettura, a Napoli. Don Patriciello è in piedi, atteggiamento mite e rispettoso, ma aria combattiva. Dall’altra parte del tavolo, seduti, i due prefetti e altre autorità. Il tema dell’incontro è l’allarme rifiuti in Campania. Il prete anticamorra si rivolge al prefetto di Caserta chiamandola signora e non eccellenza. Per il prefetto De Martino, che sbotta, interrompendo il prete: “Ma quale signora, è un prefetto della Repubblica Italiana. Abbia più rispetto per le istituzioni”. Stupore del sacerdote, che quasi balbetta: “Ma non era mia intenzione offendere, se vuole posso anche andarmene”. De Martino alza ulteriormente i toni. “Può anche andarsene, ma prima cerchi di capire cosa sto dicendo. Chiamandola signora l’ha offesa e ha offeso anche me”.
Questo atteggiamento del prefetto di Napoli e vergognoso e chiediamo che rivolga le sue scuse al prete anticamorra, dice il presidente di Confedercontribuenti, Carmelo Finocchiaro. Di fronte a chi nella società s’impegna per la legalità questa “eccellenza” invece che affrontare i problemi ritiene che il rispetto nei confronti della repubblica siano dati da appellativi e non da fatti concreti. Andra’ a casa per fortuna fra pochi giorni, di questa gente non nè abbiamo bisogno, conclude il Presidente Finocchiaro, che esprime solidarietà a padre Maurizio Patriciello.