Federcontribuenti Imprese: Monti “non vede morire le imprese” per lui contano solo le banche.


ROMA, 9 GIU – La produzione industriale ad aprile segna un calo dell’1,9% su marzo (dato destagionalizzato) e del 9,2% su base annua (dato corretto per effetti calendario). Si tratta del ribasso tendenziale più forte da novembre 2009. Lo rileva l’Istat. Ma dal Governo Monti solo silenzio e nessun intervento concreto. Per lui contano solo le banche. Anzi nomina pure uomini di quel sistema per dirigere l’informazione in Italia. I dati sono drammatici dice Finocchiaro Presidente di Federcontribuenti. Questo Governo deve andare a casa. Subito. Le imprese e gli imprenditori devono reagire a questa situazione. Costruiamo la nuova casa dell’impresa italiana, che lotti contro chi vuole massacrare il tessuto delle PMI italiane. Ora perche’ non c’è piu’ tempo. Basta pensare che su base annua con aprile si raggiunge così l’ottava discesa consecutiva, mentre in termini congiunturali l’indice torna ad essere negativo dopo il segno piu’ di marzo, registrando un calo piu’ forte rispetto alle previsioni fatte dagli analisti (l’attesa era per un -0,5%).Nella media febbraio-aprile la flessione della produzione è pari al 2,5% rispetto al trimestre immediatamente precedente. Anche guardando ai primi quattro mesi del 2012 la contrazione tendenziale è decisa (-6,6%). Analizzando i principali raggruppamenti di industrie, rispetto a marzo l’unico rialzo riguarda il comparto energia (+1,9%). Invece su base annua la produzione registra cali (dati corretti per gli effetti di calendario) in tutti i comparti. La diminuzione piu’ marcata tocca il raggruppamento dei beni intermedi (-12,8%) ma anche gli altri comparti presentano cali significativi.Quanto ai diversi settori d’attività economica, il solo comparto in crescita è quello dell’attivita’ estrattiva (+6,5%). Le diminuzioni piu’ ampie si registrano per i settori della fabbricazione di apparecchiature elettriche e apparecchiature per uso domestico non elettriche (-15,6%), della fabbricazione di articoli in gomma e materie plastiche, altri prodotti della lavorazione di minerali non metalliferi (-14,7%), della metallurgia e fabbricazione di prodotti in metallo (-12,1%) e della fabbricazione di prodotti chimici (-10,3%)