Decreto fiscale: per le rate della rottamazione ter e saldo e stralcio solo pochi giorni di rinvio


di redazione

Il dl fisco è stato approvato con modifiche dalle Commissioni Finanze e Lavoro del Senato ed è quindi pronto per passare in aula. In extremis, grazie all’approvazione in Commissione Finanze dell’emendamento presentato dal Governo, è passato il rinvio delle scadenze per cartelle esattoriali, rottamazione ed accertamenti bonari che erano in scadenza era il 30 novembre.
Per il pagamento delle cartelle ordinarie, cioè quelle che non riguardano la rottamazione o il saldo a stralcio, notificate dal primo settembre al 31 dicembre 2021, a ridosso della scadenza del periodo di sospensione, il termine è stato infatti allungato da cinque a sei mesi (180 giorni), trascorsi i quali parte l’iter per la riscossione ed iniziano a maturare gli interessi.
Molto più breve, invece, il rinvio accordato per il pagamento delle rate della rottamazione ter e saldo e stralcio in scadenza al 30 novembre scorso, sospese per la pandemia dall’8 marzo 2020 al 31 agosto 2021, che l’Agenzia delle Entrate ha iniziato ad inviare dal 1° settembre, per le quali il pagamento deve essere effettuato entro il 9 dicembre, termine che, con i cinque giorni di tolleranza previsti, può slittare al massimo al 14 dicembre 2021.
È stata approvata anche la remissione in termini per gli avvisi bonari e le comunicazioni di irregolarità inviati ai contribuenti per contestare irregolarità nelle dichiarazioni dei redditi. Per effettuare questi pagamenti la scadenza è stata fissata al 16 gennaio 2022 o, in alternativa, a decorrere dalla stessa data del 16 gennaio 2022, si potranno frazionare in quattro rate mensili di pari importo.
Non hanno trovato accoglienza le ipotesi, che pure erano state ventilate, di tempi di rinvio più lunghi.
Il dl fisco approvato in Commissione al Senato contiene anche il sostegno, richiesto dalla Lega, per i genitori separati colpiti dalle conseguenze del Covid. È stato poi ripristinato l’assegno di invalidità destinato gli invalidi parziali che prestano attività lavorativa. Riconosciuti, tra l’altro, anche sgravi fiscali e contributivi alle imprese innovative che assumono per i due terzi del proprio personale lavoratori con disturbo dello spettro autistico.