Corte Conti parifica rendiconto Regione Campania


 Napoli, 9 nov. – Una “significativa opera di risanamento degli equilibri di bilancio” della Regione Campania, certificata dalla parificazione del rendiconto di bilancio 2022 fatta dalla Corte dei Conti territoriale. La Sezione regionale di controllo per la Campania oggi ha tenuto l’udienza per la parificazione presieduta dal presidente Massimo Gagliardi. La relazione allegata alla decisione è stata illustrata dai consiglieri relatori Rosita Liuzzo, Ilaria Cirillo e Emanuele Scatola. La requisitoria è stata svolta dal procuratore regionale Antonio Giuseppone. La verifica condotta dalla Sezione di controllo ha evidenziato il rispetto dei canoni di attendibilità e veridicità nella costruzione dei saldi a rendiconto e, specificamente, del risultato di amministrazione 2022. L’analisi del rendiconto mostra, sotto il profilo finanziario contabile, un quadro complessivo che attesta il consolidamento progressivo dell’opera di risanamento degli equilibri di bilancio della Regione Campania, con un miglioramento della parte disponibile rispetto all’esercizio 2021. Rispetto agli anni precedenti al 2022, la Regione non ha fatto ricorso all’indebitamento. Per quanto riguarda invece i residui passivi, derivanti dagli esercizi precedenti, alla data del 31/12/2022 risultano in riduzione dell’8,76% rispetto all’anno precedente.  In ordine alla spesa sanitaria, la magistratura contabile rileva “un leggero peggioramento dell’indice medio di tempestività dei pagamenti che tuttavia è ancora fortemente influenzato dalla gestione della massa debitoria pregressa”.

“Appare condivisibile la scelta della Regione, di dare vita ad un gruppo di lavoro in seno alla Direzione generale per la salute e di porsi come prioritario obiettivo il contenimento della cosiddetta mobilità sanitaria comprimibile si legge ancora – laddove associata a patologie di basso peso assistenziale e dunque al di fuori delle ipotesi di effettivo beneficio assistenziale dei pazienti”. Sul fronte del recupero delle liste d’attesa, “è stata registrata per le prestazioni di classe D, ossia quelle differibili, un significativo miglioramento della performance, diversamente della percentuale dei ricoveri di classe A, salvo che per alcune fattispecie morbose (ad es. coronarografia, angioplastica coronarica)”. In relazione alla gestione dei fondi europei, FESR e FSE, la sezione ha preliminarmente rilevato in merito ai cicli di programmazione più risalenti (2007-2013) che il riconoscimento di ulteriori quote di rimborso “sarà possibile allorquando i procedimenti giudiziari od amministrativi pendenti e con effetto sospensivo, troveranno compimento”. Riscontrata la certificazione prodotta dall’amministrazione regionale sul Por-Fesr 2014-20 circa il raggiungimento del valore target di spesa al 31 dicembre 2022.  Per quanto attiene agli organismi partecipati regionali, “occorre garantire un costante monitoraggio, segnatamente per quelle gestioni che risultino in perdita negli ultimi esercizi e tra le quali va segnalato il Consorzio Aeroporto Salerno-Pontecagnano”, rileva la Corte. “Parimenti strategica risulta essere la gestione e valorizzazione dei beni appartenenti al demanio marittimo, atteso che la fascia costiera Campana si estende per una lunghezza di 500 km e certamente riveste dunque un valore inestimabile per la prosperità dell’economia regionale, tanto più in considerazione dell’imminente scadenza (31/12/2023)  delle concessioni balneari in essere e da cui emerge, ai fini del rinnovo delle concessioni marittime, la necessità di procedere allo svolgimento di confronti competitivi nel rispetto della normativa europea”, aggiunge.

Sul fronte de trasporto pubblico locale, risultano rilevanti le risorse destinate agli investimenti connesse al Pnrr e al piano nazionale degli investimenti complementari, sia per il trasporto ferroviario che per il rinnovo del parco mezzi su gomma. Sui trasferimenti regionali alla Fondazione Teatro San Carlo, la cui gestione finanziaria è soggetto al controllo della Corte dei conti, “permangono alcune aree che necessitano di miglioramento soprattutto con riferimento all’efficienza operativa e alla raccolta di contributi e sponsorizzazioni da privati”. Nel corso degli anni il contributo erogato dalla Regione Campania alla Fondazione Teatro San Carlo, che si è attestato sui 5 milioni di euro, è stato più cospicuo che in altre realtà operistiche nazionali. “Il rendiconto generale di un ente pubblico è un indicatore ineludibile ed incontestabile, non solo dei fondamentali parametri di  efficacia, efficienza ed economicità, ma anche un prezioso indice rivelatore della traiettoria che l’ente pubblico sta compiendo e della sua evoluzione economico-finanziaria” – sottolinea Gagliardi –  il documento di bilancio assume un ruolo fondamentale soprattutto oggi nell’ambito del dibattitto sull’autonomia differenziata. È evidente che l’esistenza di differenziazioni nella gestione dei servizi pubblici, segnatamente sanitari in aree così sensibili per la tutela dei diritti fondamentali dell’individuo, può incidere sull’intero assetto nazionale”.