Confedercontribuenti: Poste Italiane paga i fornitori dopo 180 giorni.


Gli ultimi dati sui tempi di pagamento delle imprese italiane mostrano che solo il 37% è puntuale nell’onorare le fatture dei fornitori, mentre quasi il 17% sborsa il dovuto oltre un mese dopo la scadenza. Magari perché ha a sua volta difficoltà nel passare all’incasso. Ma succede anche di peggio. Cioè che un grande gruppo pubblico come Poste Italiane spa da oltre 1 miliardo di utile netto metta nero su bianco, all’interno di un bando, che il vincitore della gara verrà pagato a “180 giorni data fattura fine mese”.  E il bando, scaduto a luglio, è stato emesso da Postel, società che vende ad aziende terze servizi di digitalizzazione, campagne di marketing e soluzioni per la gestione dei documenti. Il capitolato tecnico si riferisce a una gara per la fornitura di linee di stampa. Oggetto, il noleggio per 60 mesi di stampanti a getto di inchiostro. Più l’assistenza, il training, i materiali di consumo, le licenze e l’installazione. Il tutto per tre delle sedi di Postel: Melzo, Genova-Multedo e Pomezia. Valore complessivo del bando, 15 milioni di euro. Al paragrafo sullo schema dell’offerta economica da presentare per partecipare al bando si legge appunto che il canone mensile per la linea di stampa è soggetto a “fatturazione mensile posticipata e pagamento a 180 giorni data fattura fine mese”. Fanno circa 240 giorni. Idem per “il conguaglio degli eventuali extra-click” calcolati su tutte le linee di stampa. Tempi superiori a quelli registrati nei comparti meno virtuosi della pubblica amministrazione, come la sanità, stando agli ultimi dati della banca dati Cerved.