Bankitalia: Confedercontribuenti, la vogliamo pubblica. Il 24 Settembre a Roma per rivendicarlo.


Confedercontribuenti rilancia la battaglia perchè Banca d’Italia diventi pubblica cosi cosi come previsto dalle disposizioni per la tutela del risparmio e la disciplina dei mercati finanziari imponevano entro la fine del 2008 alle banche azioniste di Bankitalia di cedere le proprie partecipazioni, affinché il capitale dell’istituto di vigilanza tornasse in mano pubblica, così come previsto dall’articolo 19, comma 10, della l. 28 dicembre 2005, n. 262.  Il capitale di Bankitalia, che ammonta a 156.000 euro, è costituito da 300.000 quote di partecipazione nominative di 0,52 euro ciascuna, la cui cessione – recita lo Statuto – avviene solo previo consenso del Consiglio Superiore e su proposta del Direttorio “nel rispetto dell’autonomia e dell’indipendenza dell’Istituto e di una equilibrata distribuzione”. Gli italiani e le imprese ma anche i risparmiatori hanno subito abusi, vessazioni e soprusi (dall’anatocismo ai mutui usurari, al risparmio tradito), con i costi dei conti correnti pari a 295,66 euro, assai più elevati della media Ue a 27 (pari a 114 euro), ed i tassi sui mutui più alti di 1,29 punti base, con l’effetto di 27.100 euro in più per un mutuo trentennale di 100.000 euro. E’ drammatico che la partecipazione nel capitale sociale porta ad una contiguità con il sistema bancario suo azionista. La legge imponeva il ritorno del controllo pubblico e su questo obiettivo da raggiungere concentreremo i nostri sforzi e la nostra battaglia, Finocchiaro dichiara “non è possibile che la banca centrale italiana sia nei fatti controllata per il 95% da partecipazioni private. Questo conflitto d’interessi deve essere superato. Sia lo Stato ad averne la proprietà assoluta. Su questo si concentrerà la battaglie di Confedercontribuenti  a partire dalla manifestazione nazionale che si svolgerà a Roma il 24 Settembre”.