Arrivano i primi rimborsi dell’Iva sulla Tia. La querelle originata dalla sentenza della Corte costituzionale n.238/2009 (che ha affermato la natura tributaria della Tariffa di igiene ambientale e quindi l’illegittimità del pagamento dell’Iva), ribadita di recente da svariate sentenze della Cassazione e non ancora risolta dal governo in via interpretativa (nonostante le promesse del viceministro all’economia Vittorio Grilli che ha assicurato che il governo avrebbe approfondito il problema dei rimborsi ma non in tempi rapidi vista la «necessità di stimare gli enti locali interessati dalla questione e l’effettivo modello organizzativo di raccolta e smaltimento dei rifiuti posto in essere», si veda ItaliaOggi del 10/5/2012) inizia a produrre i primi risultati per i contribuenti. Scatta infatti la ripetizione dell’indebito per coloro che si sono visti applicare l’Iva in bolletta negli anni scorsi dall’azienda che gestisce per conto del comune la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani. Ad affermarlo è la sentenza n. 3982/2012, pubblicata dalla prima sezione civile del giudice di pace di Genova.
(fonte: Italiaoggi.it)