Anima, corpo, relazioni: storia della filosofia da una prospettiva antropologica


Tornare a porsi la domanda su chi sia l’essere umano e quale sia la sua natura fondamentale può aiutare l’Europa e il mondo a comprendere in quale direzione deve andare e a vincere guerre e violenza. Lo sostengono gli autori dei tre volumi, editi da Città Nuova, presentati di recente a Roma presso il Senato. Marianelli, il curatore del progetto: il nostro intento è ridefinire l’uomo come essere relazionale e contrastare ogni forma di riduzionismo nei suoi confronti
Adriana Masotti – Città del Vaticano
Un percorso in tre volumi, in continuo aggiornamento, che rilegge l’essere e la conoscenza dell’uomo attraverso le molte discipline nate dalla sua curiosità e dal suo ingegno. Il titolo è: “Anima, corpo, relazioni. Storia della filosofia da una prospettiva antropologica”. Gli autori sono Massimiliano Marianelli, Letterio Mauro, Marco Moschini, Giuseppe D’Anna. L’opera, realizzata con il contributo di numerosi studiosi nazionali e internazionali, propone una rilettura della filosofia dall’antichità ai giorni nostri ed è destinata sia a chi voglia rileggere la storia della filosofia secondo un’ottica inusuale, sia a chi voglia studiarla secondo una prospettiva di ripensamento del grande tema antropologico. Il primo volume tratta del periodo antico e medievale, il secondo del periodo moderno, l’ultimo di quello contemporaneo.
La presentazione al Senato
La presentazione nei giorni scorsi al Senato dei volumi, pubblicati dall’editrice Città Nuova, dice la necessità e l’urgenza della riflessione filosofica oggi. Lo sottolinea la senatrice Silvia Fregolent che nel suo saluto allontana la tentazione di credere che filosofia e politica non abbiano nulla a che fare. “Parlare di filosofia al Senato – afferma – è solo apparentemente qualcosa di avulso da ciò che questo palazzo rappresenta: qui ci sono le relazioni, c’è l’anima cioè la passione di chi fa politica e ci sono i corpi che si mettono in gioco con i tanti viaggi e i contatti da tenere”. Specie in questo periodo, in vista delle elezioni europee, aggiunge Fregolent, l’Europa deve riflettere su se stessa, sui suoi valori e chiedersi dove vuole andare. E, conclude, a questa riflessione serve la filosofia.
Gli autori dei volumi “Anima, corpo, relazioni”
Al tavolo dei relatori siedono i quattro autori dei volumi: Massimiliamo Marianelli, professore ordinario di Storia della Filosofia all’Università̀ degli studi di Perugia, che spiega la loro genesi complessiva e cioè una serie di incontri tra giovani e già affermati ricercatori intorno alla domanda su chi è l’essere umano con riferimento a diversi autori. L’obiettivo è portare l’attenzione sull’aspetto relazionale che è essenziale per definire l’essere umano e offrire il contributo della filosofia alle altre scienze. Letterio Mauro, già professore ordinario di Storia della Filosofia all’Università di Genova, sottolinea la natura sociale dell’uomo definita fin da Aristotele. “Abbiamo bisogno degli altri per diventare noi stessi perché sono gli altri che ci riconoscono – afferma -. Un essere irripetibile, unico, relazionale, dotato di intelligenza e di sentimenti, un essere capace di relazionarsi anche a livello verticale con la dimensione del trascendente, questo è l’essere umano”. Interviene poi Marco Moschini, professore associato di Filosofia teoretica all’Università di Perugia, che evidenzia che “uno degli elementi più attuali dell’età moderna è la salvaguardia del dibattito, del confronto, della discussione base del nostro vivere civile. Attenzione a non rinunciare oggi al confronto”, avverte.
Infine Giuseppe D’Anna, professore ordinario di Storia della Filosofia all’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano: “Considero quello che ho curato un volume di resistenza ad ogni forma di riduzionismo dell’uomo che va visto non nella sua funzione ma nella sua integrità”, sostiene D’Anna. “Dio crea l’uomo – prosegue – perché ci vuole qualcuno che contempli il creato, ma egli è l’unico che non ha un luogo prestabilito ed è quindi aperto e molto più complesso di ogni altro essere vivente. E’ trascendente in quanto persona e il suo impulso alla relazione rappresenta la sua potenza e la sua fragilità”. E conclude: “Che ne sarà dell’uomo? Che mondo vogliamo lasciare a chi viene dopo di noi? Quale rapporto con l’altro, con l’ambiente, con il diverso? Qui entra in gioco il tema della responsabilità. Mentre vediamo che le scienze si sono oggi sconnesse con la centralità dell’essere umano, la filosofia può riportare al centro la persona”. La conclusione della presentazione è affidata all’ex senatore Riccardo Nencini che esprime il suo apprezzamento per l’intera opera che risponde alla domanda fondamentale sull’uomo e ribadisce l’idea dell’utilità della filosofia: “La filosofia serve a sconfiggere il ‘presentismo’ che domina il tempo attuale – dice – perchè è necessario avere una prospettiva, un disegno a guida delle nostre azioni”.
Marianelli: importante tornare a chiedersi chi è l’essere umano
Per il curatore del progetto Massimiliano Marianelli la questione antropologica deve tornare al centro del pensiero e dell’agire del nostro tempo. A Vatican News sottolinea che, per la sua stessa natura, l’uomo può trovare la felicità solo nell’incontro con l’altro, mentre la violenza nasce sempre dalla negazione della sua essenza umana.

Fonte: https://www.vaticannews.va/