A Pasqua in 6 milioni a pranzo al ristorante


Sono circa 6 milioni gli italiani e i turisti stranieri che a Pasqua pranzeranno fuori in un locale o in un agriturismo decretando il ritorno alla piena normalità dopo gli anni del Covid.

Lo segnala la Coldiretti, sottolineando che a vincere sono più che mai i prodotti principali della tradizione, la carne d’agnello in primis, le uova e la colomba, preferita alle uova di cioccolato.

Un andamento che sembra non risentire dei rincari dovuti all’impennata dei prezzi delle materie prime e al caro-energia. I segnali del territorio per quanto riguarda la ristorazione negli agriturismi vanno verso il ‘tutto esaurito’ e se il meteo lo permetterà, Agriturist prevede che si potrà raggiungere una crescita del 20% rispetto alla Pasqua scorsa.Immancabile per il 44% delle famiglie è la carne di agnello con consumi in aumento del 13% rispetto allo scorso anno, segnala Coldiretti/Ixe’ in vista di una ricorrenza che totalizza gran parte dei circa 1,5 chili acquistati durante l’anno. Tante le ricette tipiche regionali, dagli arrosticini alla teglia al forno con patate, alla cacciatora, dall’agnello brodettato alle polpettine pasquali con macinato. Bene anche i salumi: Assica prevede un consumo di 10 mila tonnellate tra salami, coppe e capocolli per un valore di 185 milioni di euro.

Le uova, base di quasi tutte le ricette della festa, restano comunque le star del carrello della spesa; Unaitalia conferma acquisti per 125 milioni di euro nella settimana Santa per un totale di 350 milioni di uova. Sul podio delle ricette regionali a base di uova ci sono casatiello o pastiera (26,4%), colomba (20,6%) e torta pasqualina (18,9%). Quanto alla colomba sarà presente nel 69% delle case (+6% rispetto alle uova di cioccolata), spesso e volentieri impreziosita rispetto alla versione tradizionale con grani antichi, olio extravergine d’oliva, melograno, frutti di bosco e miele. Un bel paniere di prodotti tipici sui quali si registrano incrementi nei listini all’ingrosso, rileva Bmti su dati delle Camere di commercio, dovuti alla consueta crescita della domanda. I prezzi dell’ agnello sono aumentati del 5% rispetto alla Pasqua 2022, come anche quelli del coniglio. Decisamente più forte il rincaro annuo per le uova, come effetto dei rialzi dei primi 2 mesi dell’anno dovuti ad una ridotta disponibilità di prodotto e al buon andamento della domanda. Scendono invece i prezzi di due prodotti must delle ricette pasquali, il burro (-38%) e la farina 00 (-9%), come conseguenza dei ribassi delle rispettive materie prime, latte e grano tenero, sia in Italia che all’estero

 ANSA