17 maggio – 1970 – Thor Heyerdahl parte dal Marocco, sulla barca di papiro Ra II per attraversare l’Oceano Atlantico


 

il norvegese Thor Heyerdahl, un grandissimo e appassionato studioso delle antiche civiltà e trovando numerose analogie tra i popoli amerindi e gli egizi, non solo per aver eretto entrambi delle piramidi, sostenne più volte che prima dell’arrivo di Cristoforo Colombo o di Leif «il fortunato» figlio del vichingo Erik «il rosso», anche navigatori egiziani avrebbero potuto sbarcare in America alcune migliaia di anni prima. E lo dimostrò con pieno successo utilizzando per attraversare l’Oceano Atlantico una barca costruita interamente in papiro, di forma tipicamente egizia con prua e poppa a falce di luna, a cui diede il nome di Ra, il dio sole dell’antico Egitto.

In verità per portare al successo la sua impresa Heyerdahl di tentativi ne fece due, in quanto con la Ra I naufragò miseramente tra le potenti ondate dell’Atlantico, ma furono sufficienti alcune modifiche allo scafo mirate alla parte poppiera resa strutturalmente più solida ed al tipo di corda utilizzata per legarne in fasci i cauli di papiro, per portare felicemente poco tempo dopo la Ra II sulle coste americane.

Periodo ideale per la traversata, che prese vita dalle coste occidentali del Marocco e più precisamente dall’antico porto di Safi, venne identificato dal norvegese nel mese di Maggio, quando sulle coste americane non imperversano ancora gli uragani, mentre in Africa tanto la Corrente delle Canarie che gli Alisei (anticamente conosciuti come i venti del commercio) sono di direzione favorevole. Le Ra vennero costruite con circa trecentomila steli di papiro tutti di una lunghezza pari a tre metri. Il che equivaleva a dire, una volta tradotti in fasci, a trasportarne circa cinquecento raggiungendo il peso complessivo di dodici tonnellate.

Partendo dalla zona di raccolta nel Lago Tana, che si trova in Etiopia alle sorgenti del Nilo Azzurro, i cauli di papiro vennero trasportati fino al Mar Rosso, e da qui successivamente a Il Cairo dove, a ridosso delle piramidi, venne installato il cantiere navale e da dove infine, ad imbarcazione ultimata, essa prese la strada per la costa atlantica.

 

Fonte: Nautica.it