15 OTTOBRE – 1990 – IL LEADER DELL’UNIONE SOVIETICA, MICHAIL GORBAČËV, RICEVE IL PREMIO NOBEL PER LA PACE.


di Gianni De Iuliis

Michail Sergeevič Gorbačëv (1931), è un politico sovietico.

Ultimo segretario generale del Partito Comunista dell’Unione Sovietica dal 1985 al 1991, fu propugnatore dei processi di riforma legati alla perestrojka e alla glasnost’, e protagonista nella catena di eventi che portarono alla dissoluzione dell’URSS e alla riunificazione della Germania. Artefice, con la sua politica, della fine della guerra fredda, fu insignito nel 1989 della Medaglia Otto Hahn per la Pace e, nel 1990, del Nobel per la pace.

il 15 ottobre del 1990, fu conferito il Nobel per la pace a Mikhail Gorbaciov, allora segretario del Partito Comunista dell’Unione sovietica e presidente dell’Urss (il mandato fu approvato il 15 marzo dello stesso anno) e per tantissimi fu un momento di grandi speranze. Non era trascorso nemmeno un anno da quando era caduto il Muro di Berlino. Appena dodici giorni prima, il 3 ottobre del 1990, c’era stata la riunificazione ufficiale della Germania.

Il Nobel, di fatto, recava un messaggio d’ottimismo al mondo: la Guerra Fredda era finita.

Quando gli viene dato il Nobel, è all’apice della popolarità in Occidente. Non in Urss. Eppure, ancora oggi, egli è convinto di avere agito per il bene dei russi e dei popoli vicini, i polacchi, i cechi, i bulgari, gli ungheresi, i tedeschi della Ddr: “Non potevo negare i diritti di libertà e di democrazia”.