11 marzo 1818: Mary Shelley pubblica Frankenstein


di redazione

Frankenstein, il romanzo da cui trae origine uno dei personaggi più famosi della letteratura di tutti i tempi, venne pubblicato per la prima volta l’11 marzo del 1818, ma in forma anonima. Bisognò attendere il 1823 perché, in una nuova edizione, apparisse il nome dell’autrice, Mary Shelly, moglie del poeta romantico Percy Shelley.

Fu una scommessa tra amici, una curiosa competizione letteraria, a generare l’idea del romanzo. Nell’estate del 1816, Mary e Percy Shelley, assieme a John Polidori, creatore dell’altrettanto celebre creatura letteraria del vampiro, sono ospiti di Lord Byron in una villa sul lago di Ginevra.  Byron, per ingannare il tedio dei lunghi giorni di pioggia, propone di fare una gara a che sarebbe stato capace di scrivere il miglior racconto dell’orrore.

Nasce da questo gioco tra amici, aristocraticamente letterario, il mito di Frankenstein, così come quello dei vampiri.

L’opera di Mary Shelley rientra nel genere del romanzo epistolare. La narrazione, ambientata nel XVIII secolo, prende corpo dalle lettere che il capitano Robert Walton scrive alla sorella per raccontarle la sua missione al Polo Nord.

Durante la missione al Polo nord, Walton incontra il dottor Victor Frankenstein, il quale gli confessa la sua ossessione di dare vita partendo alla materia inanimata e gli racconta la sua storia.

Frankenstein racconta di essere riuscito a comporre un mostro componendo pezzi di cadaveri trovati nei cimiteri e di come, vedendo il mostro animarsi e prendere vita, si spaventa e scappa via.

In seguito il fratello di Victor Frankenstein viene assassinato ed egli si rende conto che l’assassino è il mostro da lui creato, ma non può salvare la governata ingiustamente accusata del delitto, che viene condannata a morte.

Frankenstein affronta quindi un dialogo col mostro, scoprendo che questo non è cattivo ma agisce in modo violento perché la gente ha paura di lui e lo giudica dal suo aspetto esterno.

Frankenstein si rifiuta di aderire alla richiesta del mostro di dargli una compagna e, per tale rifiuto, il mostro gli giura vendetta. Segue una serie di delitti che inducono Frankenstein a partire alla ricerca del “suo” mostro fino al Polo Nord, dove morirà dopo aver incontrato il capitano Walton.

Il libro si conclude con l’immagine del mostro chino sul corpo del suo creatore, mentre ne porta via il cadavere.

Dal romanzo di Mary Shelley traspariscono influenze dell’epoca e le suggestioni degli incubi notturni dell’autrice, che ne concepì la trama giovanissima.

Frankenstein è un mito gotico, il moderno Prometeo, pervaso da una profonda sete di ricerca, dando vita alla sua creatura è determinato a sostituirsi a Dio.

Anche il marinaio Walton raggiunge il Polo Nordo che per dare un contributo alla scienza e alle scoperte geografiche.

La creatura di Frankenstein, il mostro, il mostro, cercherà per sempre invano di trovare qualcuno che lo possa comprendere e amare.