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Alla Valle dei Templi di Agrigento focus sull’enoturismo e sul turismo enogastronomico

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Non solo verde, non solo reperti, non solo mare, ma attenzione ai sapori e agli odori, sollecitati dagli assaggi, dalle esperienze olfattive e sensoriali. Perché il turista che sceglie l’Italia è sempre più intrigato a provare, scegliere, assaporare, assaggiare: dal rapporto sul turismo enogastronomico italiano, si scopre che è il segmento meno colpito dalla crisi post-covid, anzi si è registrato un forte incremento: in un Belpaese in cui il turismo è uscito a pezzi dalla crisi, è stato messo sul tavolo un aumento esponenziale e in controtendenza, dei turisti che hanno svolto almeno un’esperienza enogastronomica: se nel 2016, si era registrato un aumento del 21 per cento, e nel 2018 del 30 per cento, eccolo salire nel 2019 al 45 per cento e l’anno scorso, addirittura, superare il 55 per cento; per giunta, nel 2021 la Sicilia è risultata la regione italiana più ambita dall’enogastroturista, seguita da Emilia Romagna e Campania. Pandemia a parte, dunque, il trend positivo del turismo enogastronomico in Italia è dovuto anzitutto alla forte attrattività del patrimonio di prodotti tipici e d’eccellenza (DOC, IGP, IGT), presente in ogni regione italiana, poi alla capacità di veicolare un’esperienza di valore, ricca di contenuti: l’enogastroturista è essenzialmente un Indiana Jones del sapore autentico, del prodotto di nicchia, della scoperta esperienziale. Che usa come veicolo per conoscere meglio i luoghi, le particolarità artistiche e naturalistiche, la cultura locale e interagire con la comunità residente. Nel prossimo fine settimana ad Agrigento, sarà presentato il nuovo rapporto sul turismo enogastronomico italiano. L’occasione è data da un convegno che nasce dall’esperienza di DIODOROS, in assoluto il primo marchio di un’intera linea di prodotti di enogastronomia nati e cresciuti nella Valle dei Templi, in aree dove non sono presenti reperti o scavi. Diodoros è ormai una case-history, continuamente arricchita: un modo per “leggere” la Valle che non tralascia la storia archeologica, anzi la arricchisce in maniera straordinariamente sensoriale, divenendo un modello innovativo di sviluppo turistico che procede di pari passo, a braccetto, con le visite condotte dagli archeologi, i percorsi alternativi, le aperture al tramonto, in notturna oppure all’alba. Sempre nel senso dell’experience, srotolata sui cinque sensi, tutti ugualmente competitivi, con un occhio attento alle aziende del territorio, non solo nel campo dell’enogastronomia, ma anche alberghi, ristoranti, servizi, con i quali Diodoros ha ormai stretto una fattiva sinergia. Un vero progetto di valorizzazione di livello internazionale che ha attirato l’attenzione degli istituti italiani di cultura. Enoturismo e oleoturismo, dunque, come volano ulteriore di sviluppo turistico: se ne parlerà nel corso di una due-giorni, sabato e domenica prossimi (4 e 5 giugno) tra il museo archeologico Pietro Griffo e Casa Barbadoro (sempre all’interno della Valle dei Templi, il nuovo polo per l’enogastronomia creato dal Parco archeologico) a cui è attesa Roberta Garibaldi, esperta di turismo e cultura, docente di Tourism Management presso l’Università degli Studi di Bergamo, amministratore delegato di ENIT (Agenzia nazionale del Turismo) e curatrice, dal 2018, del Rapporto nazionale sul turismo enogastronomico italiano. La due giorni – a cui interverranno esperti di turismo e di enogastronomia, imprenditori di settore, le agenzie di turismo più accreditate a livello nazionale e internazionale – sarà preceduta venerdì da un concerto di Gilda Buttà al tramonto a Villa Aurea, un omaggio al suo maestro Ennio Morricone (ma anche Chopin e Keith Jarrett), che segna anche il debutto della pianista alla Valle dei Templi; e da una visita tematica Archeologia e sapori organizzata da CoopCulture. Dal sabato, via agli interventi, alle visite alle aziende dove nascono i prodotti Diodoros, alle masterclass con gli esperti; la sera diversi ristoranti, enoteche e bar proporranno un calice di vino Diodoros. La domenica sarà invece dedicata al pubblico: dalle 10,30 alle 18,30 nella prima domenica del mese in cui si entra gratuitamente nei siti culturali della Regione siciliana, a Casa Barbadoro i visitatori potranno scoprire gli stand dei diversi produttori, scoprire non solo olio e vino, ma anche alcuni prodotti Diodoros, percorrendo una virtuale Strada del vino del vino e dei sapori della Valle dei Templi che valorizzerà l’intero territorio. Previste diverse masterclass, che saranno più un’esperienza sensoriale, lenta, coinvolgente, con protagonisti l’olio e il vino del territorio: alle 11 e alle 15,30 “Vini della strada” a cura di AIS (Associazione italiana sommelier) di Agrigento e Caltanissetta, con l’enologo Tonino Guzzo; alle 12 e alle 16,30 focus sugli oli a cura delle aziende della Strada del vino e dei sapori, con Massimo Brucato e i titolari di tre aziende, Val paradiso, Carbonia e Terre di Zaccanello; alle 13,30 un picnic per provare i prodotti e poi si riprende.